Guerra del pudore per «Erotica» di Lorenzo Del BocaBarbara Alberti

Bologna, gli organizzatori si ribellano al provvedimento: «Non riusciranno a fermarci» Bologna, gli organizzatori si ribellano al provvedimento: «Non riusciranno a fermarci» Guerra del pudore per «Erotica» «Osceno», sequestrato ilposter della mostra BOLOGNA DAL NOSTRO INVIATO La rassegna di Bologna per «Erotica 1994» ha trovato la madrina dello spettacolo ma rischia di perdere la locandina che annuncia la manifestazione. Elezione di Nam Mee Pagliaro, coreana trapiantata in Emilia, reginetta per il suo esotico sex-appeal e intervento della Questura di Reggio per sequestrare l'immagine dichiarata oscena di un culturista che, sotto la cintola, diventa donna. Applausi per ogni centimetro di cosce svestite e allarme per una trasgressione dichiarata esagerata. La kermesse dell'erotismo di Bologna ò arrivata al terzo appuntamento. Il 7 e l'8 maggio, i padiglioni della Fiera ospiteranno libri, disegni, quadri, sculture che raccontano l'amore e incoraggiano a fantasticarci sopra. Sesso appeso ai muri, ammiccante e curioso: esposto a grappoli in scene che vorrebbero essere - insieme - liberatrici e provocatorie. Per l'edizione di quest'anno la curiosità viene dalla tuta cibernetica, inventata da due ricercatori di Colonia, che dovrebbe consentire di fare l'amore a distanza utilizzando chips, file e memorie di computer. In soli tre anni i consensi per un'iniziativa controcorrente hanno pareggiato le polemiche per una manifestazione ritenuta irriverente. Il cardinal Biffi l'aveva aspramente criticata al momento della presentazione e adesso l'ispettore di polizia di Reggio Emilia Piscopio ha dovuto intervenire perché alcuni cittadini hanno firmato un esposto contestando la violazione al senso del pudore di quel manifesto. Non sta bene appendere ai muri un montaggio fotografico che mescola uomo e donna, nude rotondità muscolari da macho e un sesso femminile appena coperto da un'ombreggiatura più utile per la verità - a evidenziarlo piuttosto che a nasconderlo. Per il momento la decisione è limitata alla provincia di Reggio Emilia ma non è escluso che del sequestro possa occuparsi anche la magistratura la quale se confermasse il provvedimento dovrebbe applicarlo su tutto il territorio nazionale. E i manifesti di richiamo dovrebbero scomparire. «A me sembra assurdo». Francesco Gallo, inventore e animatore della manifestazione insieme alla moglie Patrizia Finucci, ha l'ironia a portata di mano. «Se si toglie quell'immagine occorre toglierle tutte». Proposta: «Bisogna provvedere a far indossare gli slip al-Nettuno di piazza Maggiore». Che da 500 anni offende il comune senso del pudore con il pisello che Benvenuto Cellini ha voluto fondere nel bronzo. «Non ci fermeranno». E, infatti, complice forse la pubblicità indiretta che viene proprio da queste prese di posizione, «Erotica 94» moltiplica i consensi. Crescono le domande degli artisti che chiedono uno spazio negli stand per esporre la loro mercan- zia prude. Aumentano gli iscritti ai concorsi di «Erotica 94»: poesie attorno alle lenzuola, lettere spedite dalla camera da letto, racconti a pelle nuda. E poi i fotografi, i mini-registi, gli autori di spot. Il sesso in primo piano. E sono state più di cento le ragazze che si sono proposte per diventare la madrina della manifestazione. L'anno scorso era stata scelta Rosa Fumetto, la regina degli spogliarelli del Crazy Horse di Parigi. Questa volta - democraticissimi - gli organizzatori hanno voluto una ragazza «del popolo» e che fosse scelta in base a una regolare elezione. La giuria ha dapprima selezio¬ nato le proposte restringendo la scelta a sette ragazze. E, al Ruvido, ieri sera, la scrittrice Barbara Alberti con la campionessa di Mike Bongiorno Pierangela Vallarino, una casalinga, un vigile urbano, due psicologi e alcuni giornalisti si sono assunti la responsabilità dell'ultima decisione. In passerella sette ragazze normali che sono andate a scuola, vanno a ballare, pensano a un lavoro, portano il reggicalze. Alessandra Ferri si è iscritta a veterinaria dopo aver visto il film su una leonessa «Nata libera» ma è al quarto anno fuori corso e non riesce a venire a capo degli studi. Più divertente leggere i fumetti di Manara. E' soltanto al secondo anno di università - giurisprudenza - Graziella Tocchi ma anche lei considera che l'erotismo vince il confronto con i libri. Avrebbero tutte quante una serie di numeri da mostrare nudi eppure scelgono abiti piuttosto avvolgenti. Tutte in nero che sembrerebbe più peccaminoso e modelli ti vedo - non ti vedo che risultano più stuzzicanti. Non a caso dicono che la cintura di castità - a patto di avere a portata di mano la chiave per aprirla - sia un oggetto erotico. Cristina Volta, di Imola, vorrebbe diventare una top-model; Isa¬ belle Dalla Sega sarebbe interessata alla scuola d'arte; mentre Barbara Zogno non ha ancora pensato al futuro: «In fondo sono ancora piccola, domani si vedrà». Qualche punto in più, perciò, per la coreana Nam Mee Paggiaro che suona il sax, la fisarmonica e il pianoforte, diploma magistrale, l'attestato dopo un corso di recitazione, disc-jokey al Ben Douche. «Non ho mai vinto niente - riflette - e adesso mi trovo reginetta». Il premio per Miss Erotica a Bologna è in una scatola di preservativi colorati. Lorenzo Del Boca L'attrazione principale sarà la tuta cibernetica per «l'amore a distanza» A destra uno spettacolo presentato a «Erotica '93». A sinistra, Rosa Fumetto, ex madrina della rassegna. Sotto, Barbara Alberti