Spadolini garante? Si può fare

2. Ma alleati e opposizione: una sciocchezza l'idea di un tutore per Berlusconi Spadolini garante? Si può fare Tajani conferma: è al di sopra delle parti ROMA. Il «garante»: questo sogggetto misterioso nelle intenzioni di Silvio Berlusconi e Oscar Luigi Scalfaro dovrebbe evitare che vi siano conflitti di interesse tra il Cavaliere-imprenditore e il Cavaliere-presidente del Consiglio. Questa soluzione, però, finora, ha solo suscitato una sarabanda di indiscrezioni, smentite, controsmentite e polemiche. Quello delle garanzie, infatti, è un problema spinoso e delicato. Se ne è parlato anche negli incontri che Scalfaro ha avuto, sabato scorso, al Quirinale, con le diverse rappresentanze delle forze politiche. Ma il presidente della Repubblica ha trovato le forze di opposizione piuttosto scettiche. «E' una soluzione che servirebbe più a te che a Berlusconi», ha detto al Capo dello Stato il presidente dei senatori progressisti Cesare Salvi, che si è mostrato molto dubbioso. E Ripa di Meana e Orlando hanno bocciato senza mezzi termini l'ipotesi: «Deve vendere le sue proprietà, non c'è altra strada», ha replicato il portavoce dei verdi. Nonostante le perplessità delle opposizioni, sabato, al Quirinale, si è lavorato sulla soluzione del «garante». Tant'è vero che, in serata, alcune indiscrezioni accreditavano Giovanni Spadolini come possibile candidato a questo incarico. Circolava voce che il suo nome fosse stato fatto nell'incontro tra Scalfaro e Berlusconi. Anche perché il Capo dello Stato ha insistito sull'opportunità di scegliere una personalità al di sopra delle parti. Ma dagli ambienti vicini all'ex presidente del Senato non sono giunte né conferme né smentite. Si arriva così a domenica. La confusione e le polemiche aumentano. Ripa di Meana attacca: «L'idea di un supergarante - che sia Spadolini o altri non interessa - assume il sapore di una turlupinatura». Il pidiessino Franco Bassanini cade dalle nuvole: «Non ho nessuna conoscenza - dice - di un istituto del genere in un Paese straniero. Chi l'ha inventata questa storia? E quali dovrebbero essere i poteri e gli strumenti di questo "arbitro"? La soluzione è una sola: Berlusconi venda il pacchetto di maggioranza della Fininvest e affidi il ricavato a un "blind trust" che lo gestisce». Durissima la giornalista Sandra Bonsanti, eletta come indipendente nelle liste della Quercia: «L'unica garanzia che il Cavaliere può offrire è quella di non fare il presidente del Consiglio». Possibilista Ottaviano Del Turco: «Il garante osserva - è meglio di niente. Ma non è questa la soluzione. Bisogna guardare agli Stati Uniti». Alle opposizioni - è evidente - l'idea del garante non piace. Mentre la maggioranza sembra non gradire l'ipotesi Spadolini. Dice Gianfranco Miglio, ideologo della Lega: «L'ex presidente del Senato è rimasto attaccato al vecchio cadavere della prima Repubblica. E questo lo ha bruciato, in tutti i sensi». L'esponente del Carroccio spiega, in modo piuttosto rude, che Spadolini non può più aspirare ad alcun ruolo. Nemmeno in futuro: «Se lo sogna - dice - l'eventuale balzo ai Quirinale». E Pierferdinando Casini, dei ecd, precisa: «L'ipotesi di Spadolini è una vera e propria cavoiata». Le polemiche sul «supergarante» si succedono per tutta la giornata. Fino a quando, dalla maggioranza, si levano voci autorevoli, per spiegare. Il consigliere politico del leader di Forza Italia, Domenico Mennitti, dice: «Ho sentito Berlusconi al telefono. La questione come è stata posta non esiste. Sono tutte fantasie: il nodo sarà sciolto in altro modo». E Gianfranco Fini, coordinatore di An spiega: «La storia di Spadolini è priva di qualsiasi fondamento. Evidentemente qualche giornale confonde le proprie aspirazioni con la realtà. Il garante, comunque, dovrebbe vigilare sulla Fininvest e non sul presidente del Consiglio». «Sarebbe una sorta di Santaniello per il settore privato», chiosa Casini. Tutto chiaro? Nemmeno per sogno. Verso le nove e mezzo di sera giunge una nota di Antonio Tajani, portavoce del Cavaliere: «Berlusconi sta studiando alcune soluzioni. Una delle ipotesi è quella di un garante al di sopra delle parti. Se si deve pensare a un personaggio al di sopra di ogni sospetto e che offra garanzie di obiettività, indipendenza e onestà non si può non pensare a uomini dello stampo di Spadolini». [m. t. m.] Giovanni Spadolini Per il portavoce di Forza Italia Antonio Tajani l'ex presidente del Senato sarebbe un «garante» ideale Il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro

Luoghi citati: Meana, Roma, Stati Uniti