«Un modello per il Paese» di 1. Bor.

«Un modello per il Paese» «Un modello per il Paese» La coalizione: siamo il nuovo ma dobbiamo avere più carattere Vogliono rilanciare il «modello Torino». Il sindaco Castellani con i capigruppo di maggioranza Chiara Acciarini (pds), Mauro Marino (Alleanza per Torino) e Silvio Viale (verdi) convengono: nel Paese si va verso il bipolarismo e la nostra esperienza riteniamo sia l'unica via praticabile sul fronte dei progressisti. La coalizione esce promossa dal seminario di Gassino, «pur con sfumature diverse - dice il sindaco - ma le diversità sono una ricchezza». Le critica erano state sollevate nei giorni precedenti da alcuni consiglieri che avevano lamentato scarsa incisività della giunta. Ieri Castellani e altri leader politici hanno sedato le polemiche indicando le cause dei ritardi nella burocrazia della macchina, nei nodi normativi, oltreché nell'esigenza di conoscere e studiare i problemi. «Ora vedrete sempre più fatti» ha promesso il sindaco. Come si cercherà di caratterizzare il «modello Torino»? Rendendo efficiente la struttura Comune, per dimostrare che il «pubblico» può utilizzare le risorse nel segno della solidarietà. La maggioranza lo farà mantenendo il patto con gli elettori fondato sul programma a sul gioco di squadra. «Non ci saranno allargamenti, né rimpasti, convinti che noi già rappresentiamo il Nuovo» ha detto Castellani. La giunta scenderà maggiormente nella città per occuparsi dei pro¬ blemi della vita di tutti i giorni e anche per confrontarsi sui progetti con i settori sociali, economici e culturali. A giugno sarà organizzata una grande convention. C'è un obiettivo in più. Consiste nel far ir maniera che il «modello» politico diventi un punti di riferimento anche nazionale. Il sindaco sarà più rappresentativo, coltiverà i rapporti con i colleghi che un anno fa conquistarono la guida delle grandi città. Intensificherà il dialogo con Rutelli, Sansa, Illy, Bassolino, Bianco, Cacciari. Cercherà di distinguersi dall'azione di Orlando e di Formentini. «Uniremo tutti i riformatori, non solo i progressisti» ha detto il verde Vemetti. Il pds Carpanini ha invitato «la destra della formazione Castellani», Alleanza per Torino, a essere ancora più propositiva. «E' la strada giusta» ha commentato Chiamparino, il segretario provinciale della Quercia che aveva inutilmente chiesto a Occhetto di puntare alle politiche su liste basate sull'accordo tra sinistra moderata e centro. [1. bor.]

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