Il Salone oltre quota 100 mila di Emanuela Minucci

Sugli sci anche gli handicappati Gran folla di visitatori al Lingotto: «Sembra di essere tornati agli Anni 80» Il Salone oltre quota 100 mila Assalto per ammirare le auto Primo sabato del Salone: il lingotto, che ospita la 65a rassegna dell'auto, è affollato. Ieri, a metà pomeriggio si è raggiunta la quota di 100 mila visitatori. Gli addetti alle biglietterie non riescono a prendere fiato: «Dovremmo essere robot per accontentare tutti: sembra d'essere tornati agli Anni Ottanta». Il «Salone della speranza» sta dando i primi frutti. Con grande soddisfazione degli organizzatori, la Promotor di Bologna: «A giudicare dall'afflusso, gli italiani sono ancora molto affascinati dal pianeta auto». Un entusiasmo che si legge negli occhi dei tanti giovani che ieri hanno deciso di pranzare al Salone: «Due panini al salame e una lattina di Coca per favore», chiede alla cassiera Marco Testi, 18 anni, studente. E per dessert? «La nuova Bugatti: me la mangio con gli occhi». Tramezzini e motori. Una formula che piace pure a chi giovanissimo non è. I registratori di cassa dei bar interni al Lingotto sembrano impazziti: 4 mila scontrini l'ora, un record. Affari d'oro anche per il ristorante La Terrazza, preso d'assalto dai turisti: 38 mila il menù a prezzo fisso per godersi dall'alto il mare di folla che serpeggia fra le scocche luccicanti. Qua e là brillano i lampi delle macchine fotografiche: un visitatore su tre se la porta al collo, guardato con sufficienza dal visitatore «tecnologico» armato di videocamera. I primi piani più lunghi se li aggiudica il nuovo Coupé Fiat, ripreso con o senza fidanzata alla guida che fa ciao-ciao con la mano. Supercorteggiate dagli obiettivi le fuoriserie carrozzate Bertone: si trovano nel «Padiglione 5», insieme con le ultime nate dal geniale tratto di carrozzieri come Pininfarina. «Siamo al settore contemplazione», dice un uomo con accento veneto mentre varca la soglia del Padiglione 5. Qui c'è molta gente, ma l'atmosfera è quella di una galleria d'arte. Il pubblico se ne sta in ammirazione muta, intimidito da una bellezza subito quantificata in denaro: «Dovrei lavorare 100 anni per potermela comprare», sospira un impiegato di 29 anni mentre ammira la nuova creatura «Ghia Design Group». Dalle belle impossibili alle utilitarie che fanno sognare: lo stand Fiat è zeppo quanto una discoteca al sabato sera. I più giovani si siedono al tavolo del «Graphic Computer» e disegnano la loro vettura ideale (che può finire su una maglietta-omaggio). Successo anche per la guida-virtuale della Punto, allestita all'esterno del Salone. Qui, chiunque può sedersi nell'utilitaria Fiat e provare l'ebbrezza di guidarla rimanendo fermo. Il tutto grazie a comandi speciali e uno schenno che dispensa immagini tridimensionali. Alle quattro del pomeriggio nel «foyer» esterno del Lingotto è tutto un via-vai di bolidi che trasportano i visitatori in cima allo stabilimento: in centinaia vogliono provare il brivido di una curva parabolica ai 140 all'ora (il servizio si chiama Motor City ed è gratuito): «Sembra d'essere un po' in piazza San Marco e un po' al circuito di Monza», sintetizza Mara, standista dalle gambe chilometriche e il sorriso da spot. Pubblico di raffinati allo stand Mercedes Benz: se ne stanno con gli occhi incollati sul cofano del prototipo «Studio Slk» che ruota elegante grazie a una piattaforma girevole. Qualcuno allunga le mani per toccare quel cofano che costa come un mini-alloggio. E' subito redarguito dallo standista: «Guardare e non toccare, le fuoriserie sono suscettibili». BIGLIETTI E PARCHEGGI. Il salone è aperto fino al 1° maggio, con orario 9-20. L'ingresso costa 15 mila lire i giorni feriali, 20 mila il sabato e i festivi. Prezzo del parcheggio interno: 8 mila. La domenica è possibile lasciare l'auto in un'al¬ tra area custodita: all'uscita di Stupinigi sulla tangenziale (collegata al Lingotto con navette). TREMI. Oggi, il 25 e il 30 aprile e il 1° maggio, dieci convogli faranno una fermata supplementare alla stazione del Lingotto. Sono gli «espressi» in partenza da Napoli alle 21,28, da Palermo alle 13,30 e da Reggio Calabria alle 18,37 e l'Intercity che parte da Firenze alle 6,35. Fermano qui anche gli «Intercity» in partenza da Torino per Roma delle 16,17, per Firenze delle 18,26, e gli espressi diretti a Bari delle 19,45, a Reggio Calabria delle 20,35, a Taranto delle 20,55 e a Siracusa delle 21,10. Con il tagliando del Salone sconto del 15% sul biglietto del treno. Emanuela Minucci Successo di pubblico al primo sabato, anche per le vetrine (a sinistra) di via Roma

Persone citate: Pininfarina