Proteste in via Nizza

Proteste in via Nizza Proteste in via Nizza Autisti con bisarche e ambulanti 31 Doppia manifestazione di protesta ieri pomeriggio davanti all'ingresso del Salone. Una l'hanno inscenata gli autisti di trenta bisarche (i camion che trasportano auto), l'altra è partita da un gruppo di ambulanti. Gli autotrasportatori hanno sbarrato via Nizza per una mezz'ora. Motivo della protesta (inscenata dalla Fita-Coordinamento bisarche), le tariffe della Zùst-Ambrosetti e di altri committenti: «Negli ultimi 8 anni, i nostri costi di esercizio sono quadruplicati: ma i compensi sono rimasti gli stessi». Franco Palese, presidente della Fita: «A Torino siamo più di mille. Vogliamo raggiungere un accordo nazionale per rideterminare i pagamenti e le regole del settore». Un esempio concreto? «Nel 1982 un viaggio a Sassari ci veniva pagato 980 mila lire, e il gasolio costava 400 lire il litro. Oggi il nostro compenso è salito a un milione e 30 mila, ma il prezzo del carburante è triplicato: 1235 lire il litro». I bisarchisti hanno lasciato via Nizza alle 17, dopo aver organizzato un rumoroso carosello di camion (tappezzati di manifesti) nel quadrilatero di strade che racchiude il Salone. Tensione pure tra gli ambulanti autorizzati a vendere bibite, sciarpe, panini e torrone davanti ai cancelli di via Nizza. La scintilla che ha fatto scoppiare, ieri alle 15, la rivolta è stata la multa di 600 mila lire (per occupazione abusiva del suolo pubblico) che un vigile ha consegnato a Ciro Liurgo, venditore di analcolici e panini. Il Comune aveva autorizzato 16 ambulanti a sistemarsi tra via Lavagna e via Vado. «Ma - dice Ciro Liurgo - sei di noi sono rimasti senza posto in quel tratto: quando siamo arrivati c'erano molte auto parcheggiate, che hanno impedito la sosta ai nostri furgoni». Così i sei commercianti si sono sistemati in un altro tratto (tra via Millefonti e piazza Filzi): «Sono i posti che occupavamo gli anni scorsi, quando l'ingresso al Salone era spostato un poco più a Sud. Del resto, via Lavagna è troppo lontana dal Salone, e si fanno pochi affari». Quando il vigile ha consegnato la multa, gli altri commercianti sono insorti. «Dove dobbiamo andare, per poter lavorare?». Ciro Liurgo ha bloccato il traffico in via Nizza con il suo furgone, gli altri si sono seduti sulla carreggiata. Per liberare la strada il dirigente del commissariato Barriera Nizza Luciano Bauco, funzionari della digos, carabinieri e ufficiali dei vigili hanno impiegato pochi minuti. Poi è cominciata una trattativa di quattro ore, pazientemente mediata dal dottor Bauco. Uno voleva spostarsi, l'altro restare dov'era. Qualcuno rivendicava un ok «verbale» dato dai vigili (e da loro smentito) ad occupare lo spazio non autorizzato. Alla fine, la decisione è stata rinviata: i sei furgoni sono rimasti all'altezza di via Millefonti in cambio della promessa di una sospensione delle multe fino a stamattina, quando si deciderà dove collocarli durante i giorni del Salone. 31 Un momento della protesta degli autotrasportatori che ha ostacolato il traffico in via Nizza

Persone citate: Barriera Nizza Luciano Bauco, Ciro Liurgo, Fita, Franco Palese

Luoghi citati: Sassari, Torino