Strada di Superga? Una groviera

Dopo le proteste dei cittadini l'assessore sblocca i lavori fermi da mesi Dopo le proteste dei cittadini l'assessore sblocca i lavori fermi da mesi Strada di Superga? Una groviera Per l'asfalto, chiusura a giugno Dopo aver ricevuto le proteste di numerosi cittadini - «La strada comunale di Superga è diventata una pista ad ostacoli con buche, salti e dossi» - avevamo fatto un sopralluogo, poi ne avevamo parlato con l'assessore ai Lavori pubblici, Franco Corsico. E ieri abbiamo constatato che finalmente i lavori di manutenzione sono stati avviati, la macchina spargi catrame, abbandonata da mesi in una piazzola, è stata rimossa, le buche più profonde colmate: un segnale di buona volontà. Ma non basta. Le proteste dei cittadini continuano: strada Superga rimane un disastro, soprattutto nel tratto iniziale, quello che parte dalla stazione della cremagliera. L'asfalto è a strati, le buche non si contano e costringono gli automobilisti a tentare una gimcana dopo l'altra, inutili quanto pericolose. «Non possiamo farci niente dicono i funzionari del Comune - in quella zona erano necessari lavori per sistemare le fognature, bianche per l'acqua piovana e nere per gli scarichi delle case. I lavori sono stati eseguiti rispettando i tempi». Per le fognature è vero, ma per il ripristino del manto d'asfalto no. L'intervento per migliorare la rete fognaria fu deciso ancora durante la gestione del commissario Malpica. Il cantiere aperto nel maggio '93. La strada rimase chiusa per alcuni mesi. Dopo un anno il disagio per residenti e automobilisti di passaggio continua. Spiega l'assessore Corsico: «I lavori per la fogna sono conclusi. Ma per rifare il manto d'asfalto nel primo tratto, stretto e tortuoso, dovremmo nuovamente chiudere la strada al traffico. Lo faremo dopo la chiusura delle scuole per ridurre i disagi». Nella parte superiore la strada si allarga, ma anche qui i problemi non mancano: buche profonde, lavori in corso. L'assessore: «L'intervento non è completato. Un'impresa sta ancora costruendo i canali della fognatura che raccoglie l'acqua piovana». Per fare in fretta si procede scavando di giorno e chiudendo a sera on terra e bitume. Ma il bitume, steso su terriccio mal costipato, forma i dossi che provocano sobbalzi alle auto. E nuove proteste. «Del resto - affermano i funzionari dei Lavori pubblici - le fogne dovevano pur essere costruite». Come dire: i disagi erano noti sin dall'inizio e sotto il profilo dell'igiene pubblica necessari. Sono i tempi che lasciano perplessi: possibile che alcuni chilometri di scavo e di posa di tubature richiedano oltre un anno? Sono i tempi della burocrazia, rispondono in Comune, tempi aggravati da leggi recenti che impongono di chiedere per¬ messi ministeriali anche per interventi minimi. Comunque ora il Comune risponde alle proteste dei cittadini dichiarando il fermo impegno di affrontare e risolvere il problema con nuova lena. Per ora ci si deve accontentare di qualche «pezza» d'asfalto sulle buche più profonde e quindi più pericolose. Ma c'è la promessa che da metà giugno - «La buona stagione garantirà una maggior tenuta al catrame» avverte l'assessore - la strada comunale per Superga ritornerà all'onor del mondo, pronta ad accogliere, rinnovata e liscia, chi vi passa per motivi di lavoro e i turisti che vorranno visitare la monumentale Basilica. Giuseppe Sangiorgio Più che una strada quella di Superga sembra una pista ad ostacoli con buche, salti e dossi soprattutto nel tratto iniziale vicino alla stazione della cremagliera

Persone citate: Franco Corsico, Giuseppe Sangiorgio, Malpica