Bruguera o Medvedev primo re su terra rossa

Bruguera o Medvedev primo re su terra rossa TENNIS Montecarlo, ko in semifinale Edberg e Kafelnikov Bruguera o Medvedev primo re su terra rossa MONTECARLO. Sotto gli occhi del solito nutrito gruppo di personaggi famosi, tra i quali alcuni rappresentanti del circuito di Formula 1 come Patrese, Alboreto, Schumacher e Jan Todt, si sono disputate ieri a Montecarlo due semifinali a senso unico: Bruguera e Medvedev, rispettivamente a spese di Edberg e Kafelnikov, hanno guadagnato il diritto a disputarsi l'ultimo atto della competizione, dopo il quale sapremo chi sarà quest'anno l'uomo da battere sulla terra battuta. Edberg ha cercato di dare concretezza ai propri schemi di attacco, ma ha dovuto subire colpi di sbarramento terrificanti. Lo svedese non è riuscito ad andare oltre un'onorevole difesa, soprattutto per le condizioni di gioco nettamente favorevoli allo spagnolo. Il campo allentato (come tutte le superfici in terra battuta in prossimità del mare, da cui ricevono co¬ stantemente umidità) frenava troppo i rimbalzi e ciò ha notevolmente ridotto l'efficacia offensiva di Edberg che, dovendo cercare la rete in tutte le occasioni possibili, si è esposto alle doti di incontrista di Bruguera. Più incerta sul piano del gioco per la somiglianza degli schemi è risultata l'altra semifinale tra i due ex compagni delle gare giovanili Kafelnikov e Medvedev. Quest'ultimo ha potuto non solo far valere la maggiore potenza nei confronti del più tecnico avversario, ma soprattutto la maggiore esperienza. Non bisogna infatti dimenticare, ad esempio, che mentre Medvedev nel 1990 vinceva all'Orange Bowl la gara riservata ai diciottenni, Kafelnikov non riusciva ad imporsi nella gara riservata ai sedicenni, [r. 1.] Semifinali: Medvedev-Kafelnikov 7-6 (8-6), 6-3; BrugueraEdberg 6-2, 7-5.

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