L'America piange l'uomo del Vietnam di Foto Reuter

Ha chiesto di essere sepolto nella sua California, «lontano dall'ingratitudine di Washington» Ha chiesto di essere sepolto nella sua California, «lontano dall'ingratitudine di Washington» L'America piange i'uomo del Vietnam E' morto Nixon, un presidente di guerra e di pace NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Richard Nixon è morto alle 21,08 di venerdì, dopo che nella mattinata era ormai entrato nello stato di coma profondo. Quattro giorni prima era stato colto da un ictus che lo aveva lasciato con la parte destra del corpo paralizzata. In precedenza aveva dato disposizioni perché lo si lasciasse morire «con dignità», sicché non è stato fatto nulla per tenerlo in vita artificialmente. Al New York Hospital, dove era ?,tato portato lunedì, gli sono rimaste accanto fino all'ultimo le figlie Julie e Tricia. La moglie Pat è morta di cancro l'anno scorso. E' sepolta in California e lì verrà sepolto anche lui, dopo la cerimonia funebre che si svolgerà alla «Nixon Library» di Yorba Linda, a due passi da dove Nixon nacque, 81 anni fa. In un primo momento si era pensato a una veglia nella rotonda del Congresso, e lo speaker della Camera dei Rappresentanti, Tom Foley, aveva dato le disposizioni del caso. Ma poi si è scoperto che fra le ultime volontà di Nixon c'era anche quella di evitare l'«ingrata» Washington, da lui mai perdonata per averlo trasformato, venti anni fa, nell'unico Presidente della storia americana costretto ad andar¬ sene prima della scadenza del mandato, a causa dello scandalo Watergate. Venerdì sera, i giornalisti e fotografi che da giorni bivaccavano davanti al New York Hospital, hanno visto di colpo partire sei furgoncini neri. Poco dopo lo stesso Bill Clinton ha dato l'annuncio della morte di Nixon, parlando dal Giardino delle Rose della Casa Bianca, vale a dire a pochi metri dal punto in cui Nixon, il 9 agosto 1974, prese per l'ultima volta l'elicottero che lo portava via. Clinton ha anche diposto che la giornata di mercoledì, quando appunto si svolgerà le cerimonia a Yorba Linda, venga proclamata di lut¬ to nazionale. E ci sarà anche lui a pronunciare l'orazione funebre. Nel mondo i commenti alla morte di Nixon sono tutto uri inno alle capacità da lui dimostrate nel gestire la politica estera. Boris Eltsin lo ha definito «un uomo straordinario» e «uno dei più grandi politici del mondo». In Cina hanno ricordato lo storico viaggio di Nixon del 1972, che pose fine a anni di ostilità. Il presidente Jiang Zemin e il primo ministro Li Peng lo definiscono, in un telegramma ai familiari, «un politico di coraggio, dotato di una visione strategica di lungo termine». Parole di elogio nei confronti di Nixon sono venute da Elisabetta d'Inghilterra, da Francois Mitterrand, da Yitzhak Rabin e un po' in tutte le capitali la cosa che viene sottolineata è il contributo dato da Nixon alla distensione. E il Vietnam? Fra i meriti di Nixon c'è sicuramente anche quello di avere dato all'America la spinta decisiva per uscire dal pantano di quella guerra disastrosa, ma si sa che prima di compiere quel passo lui ordinò i bombardamenti più massicci. L'unica reazione ufficiale alla notizia della sua morte è stato un «Riposi in pace», pronunciato da un anonimo portavoce del ministero degli Esteri. Poco prima di morire Nixon ha terminato il suo libro di memorie intitolato «Oltre la pace». Nel suo ultimo scritto, du cui Time darà domani alcune anticipazioni, ha voluto lasciare a Clinton un appello perché «non sperperi» la leadership americana sul resto del mondo. Franco Pantarelli Ora tutti concordano «E' stato un genio della politica estera» Clinton commosso «Richard è stato un prezioso consigliere» Fredda la reazione degli ex avversari di Hanoi «Riposi in pace» Richard Nixon allo storico incontro con Mao Foto piccola: pranzo cinese con le bacchette [FOTO REUTER]