«Vittorio Emanuele tornerà presto» di Flavia Amabile

«Vittorio Emanuele tornerà presto» Congresso straordinario per riunire tutti i gruppi monarchici e chiedere la revisione «Vittorio Emanuele tornerà presto» 7/portavoce Boschiero: in Parlamento ha tanti amici .... : : • :-: ■ì Si COSTITUZIONE E NOSTALGIE E \m ROMA !™ stato quasi riabilitato il fascismo, perché non la monarchia?». Sergio Boschiero, segretario della Federazione monarchica italiana, è sinceramente perplesso nel porre l'interrogativo al suo uditorio composto da decine di fedelissimi, nostalgici monarchici riuniti da ieri in congresso straordinario. Tutti gli intervenuti annuiscono, sinceramente perplessi anche loro, all'interrogativo di Boschiero. Niente paura: Boschiero ha non una risposta, ma un intero programma da esporre. L'obiettivo, quasi ovvio: il ritorno di Vittorio Emanuele di Savoia in Italia. Poi, chissà, un giorno, forse, anche incoronarlo re... Ottimista, sicuro, tranquillo, Boschiero precisa date e modalità. La platea lo ascolta, estasiata. Boschiero è la Voce ufficiale di Vittorio Emanuele in Italia. «Al massimo entro due anni, il principe potrà stabilirsi di nuovo nel suo Paese», annuncia la Voce ufficiale. Due anni a partire da questo congresso straordinario di tre giorni che si concluderà domani con il primo passo: la realizzazione del polo monarchico. Vale a dire, l'unione delle decine e decine di sigle sparse in tutt'Italia. «E' questa la volontà di Vittorio Emanuele di Savoia», dice la Voce ufficiale. Terminato il congresso, partiranno le iniziative promozionali. Inserzioni sui giornali, cassette, video, per farsi conoscere, per far entrare in ogni casa il nuovo slogan dei monarchici: lottare per la «democrazia coronata». Il successo è assicurato. Si parte da uno zoccolo duro di trentamila monarchici già presenti su tutto il territorio. Ma presto saranno molti, molti di più, promette Boschiero: «A quel punto, ci costituiremo in club. Sì, prenderemo esempio da Forza Italia: saranno organizzazioni spon¬ tanee, volontarie. Li chiameremo i club reali». Contemporaneamente, entreranno nel vivo le iniziative parlamentari. Boschiero spiega che nel nuovo Parlamento Vittorio Emanuele può contare sull'appoggio di un discreto gruppo di deputati e senatori: una sessantina sono già stati contattati direttamente dal principe con biglietti, lettere, messaggi. Sono parlamentari di Alleanza nazionale, di Forza Italia, della Lega. Sono coloro che molto presto presenteranno alle commissioni Affari costituzionali di entrambe le Camere una proposta: l'abrogazione dell'esilio. Problemi da parte delle opposizioni? Nessuno, secondo Boschiero. Nemmeno in aula: «Sappiamo che il 60% dell'attuale Parlamento, sia alla Camera, sia al Senato, è favorevole. Siamo certi di ottenere l'appoggio di molti pattisti, di una parte dei verdi, della Rete e persino di alcuni pidiessini». Imprevisti legislativi o politici permettendo, secondo Boschiero, al massimo per l'intero l'iter si impiegheranno due anni. «Il principe potrebbe anche tornare usufruendo del trattato di Maastricht: le frontiere sono cadute per tutti i cittadini della Comunità e, dunque, anche per Vittorio Emanuele di Savoia. Lui, però, dice di voler entrare dalla porta principale e non dalla finestra». Fra due anni, dunque, secondo i piani del nascente polo monarchico, tutto sarà pronto. Che cosa accadrà, allora? «Vittorio Emanuele dice che innanzitutto vor- rebbe fare un viaggio simbolico, sentimentale. Aveva nove anni quando fu portato via dall'Italia, vorrebbe tornare nei luoghi dei suoi ricordi. Roma, Napoli, Torino, Milano». Una volta messe da parte le nostalgie, però, secondo Boschieri, Vittorio Emanuele si occuperebbe di un compito preciso: ricostruire l'Italia. «Ha già una certa esperienza. Ha presentato un piano per la ricostruzione di Behut e, in Israele, sta lavorando al- progetto di una superstrada della pace per collegare Gerico a Gaza. E sarebbe la persona giusta: il re è super partes, è il leader di un movimento al di sopra di ogni classificazione di destra, centro o sinistra. Poi, non è preferibile che all'estero l'Italia faccia notizia nelle cronache rosa come quelle sui reali di Monaco o d'Inghilterra piuttosto che nella cronaca nera delle tangenti?». Tutto perfetto, tutto organizzato, dunque. Rimane solo un'incognita: dove andrà ad abitare Vittorio Emanuele una volta in Italia? Forse farà il pendolare tra Ginevra e l'Italia. Forse prenderà casa a Roma, forse a Napoli, non si sa. Boschieri, un po' scherzando, un po' no, lancia una frecciatina: «Certo, se questa fosse una Repubblica più spiritosa, metterebbe a disposizione una parte del Quirinale...». Flavia Amabile «Formeremo tanti Club reali» «Il Principe vuole che la legge gli consenta di venire in Italia» Vittorio Emanuele IV di Savoia

Persone citate: Boschiero, Sergio Boschiero