IL CONTO DEGLI ERRORI di Gianni Vattimo

IL CONTO DEGLI ERRORI IL CONTO DEGLI ERRORI MA davvero la sconfitta della sinistra nelle ultime elezioni è stata anzitutto e fondamentalmente una sconfitta della cultura di sinistra? Questa tesi sembra oggi diffusa non solo presso gli intellettuali di destra che, anche legittimamente, sperano che la nuova situazione politica dia loro l'occasione di farsi finalmente sentire, di acquistare visibilità. La condivide anche Le Monde (21 aprile), che dedica all'Italia post-elettorale tre pagine di commenti sotto il titolo «La cultura sotto choc». Ma in realtà né (soprattutto) la vittoria della destra è stata una vittoria della cultura di destra (dei Tarchi, dei Veneziani, di filosofi come Del Noce), né la sconfìtta della sinistra è stata anzitutto una sconfitta degli intellettuali progressisti. Non si tratta, per gli in¬ tellettuali di sinistra (incluso il sottoscritto), di chiamarsi fuori, ma solo di non credersi, un'ennesima volta, dei padreterni, pensando che i milioni di italiani che hanno votato a destra lo abbiano fatto contro di loro e contro le loro idee. Possiamo credere che le elezioni del 27 marzo siano state un plebiscito contro le tesi di Cacciari su «l'angelo necessario» o contro il «lector in fabula» di Eco, o addirittura contro il pensiero debole (forse il più pericolosamente affine, lo segnalo servilmente per i nuovi detentori del potere, al consumismo televisivo-calcistico di Forza Italia...)? La cultura di sinistra è stata sconfitta insieme alla sinistra con la quale Gianni Vattimo CONTINUA A PAG. 6 PRIMA COLONNA

Persone citate: Cacciari, Del Noce, Eco, Tarchi

Luoghi citati: Italia