IL REFERENDUM GIOCA CON SHAKESPEARE

IL REFERENDUM GIOCA CON SHAKESPEARE IL REFERENDUM GIOCA CON SHAKESPEARE Sara Cerniti (Torino) sceglie perché «fedele, divertente, con ottimi interpreti, infonde la gioia di vivere»; e l'Amleto secondo Zeffirelli perché «emerge chiaramente il tormento di un uomo diviso tra ineluttabihtà del destino e audacia nello scegliere». Nella pattuglia dei migliori un omaggio a Gadda, autore poco esplorato dal cinema. Lorenzo Catania (di Catania) promuove Un maledetto imbroglio (tratto da Quer pasticciaccio brutto de via Merulana) perché sugli schermi «trionfava l'esistenza artificiale del neorealismo rosa e dell'arcadia romanesca, mentre Germi ci raccontava con maestria e distacco la miseria umana della nostra borghesia». Tra le bocciature monta II mondo secondo Garp (da Irwing). Simona VUlavecchia (Alessandria), per esempio, si ribella perché «non viene resa giustizia ad un indimenticabile personaggio: T. S. Garp»; il genove¬ se Francesco Guerisoli sostiene invece che ((hanno ti alto un Bignami dalla Bibbia». Se rimaniamo in tema di banalizzazione, Sara Simonini (Modena) boccia il campione d'incassi Jurar :ic Park perché con la scusa du dinosauri e degli effetti speciali ((ha reso semplicistico un problema etico come quello della clonazione». Alberto Caldiron di Venezia sceglie e rifiuta lo stesso film Mediterraneo (tratto da Sajapò) perché in «alcuni episodi rida per immagini l'atmosfera incantata del libro» ma anche perché «dove non si ispira al libro scende ad un livello bozzettistico banale e mediocre». Anche se solitaria, curiosa la scelta di Maria Wanda Di Leo (lorino) legata a un cinema romantico d'altri tempi. Migliore: Il padrone delle ferriere perché «dipinge la vita di un'epoca lontana dalla nostra e quindi conquista».

Luoghi citati: Alessandria, Amleto, Catania, Modena, Torino, Venezia