Vittima del lusso

Vittima del lusso Vittima del lusso dei corsi d'acqua e sono ottimi nuotatori. Sanno immergersi per catturare pesci e crostacei. In terraferma sono grandi sterminatori di topi. Ma da buoni carnivori non disdegnano qualunque piccolo mammifero, uccello o rettile. Veloci e agilissimi grazie alla forma aerodinamica del corpo, raggiungono infallibilmente la preda. Però una volta che l'hanno tramortita con un bel morso, non hanno nessuna fretta di mangiarsela. Preferiscono trasportarla in un «magazzino viveri» e tornare alla carica per scovare una nuova preda. Accumulano così un discreta scorta alimentare e, a caccia terminata, tornano al nascondiglio per dar fondo alle provviste. Ha un grande privilegio il visone. A differenza della maggior parte dei mammiferi che vedono il mondo come un monotono film in bianco e nero, lui lo vede in technicolor. E proprio per la sua facoltà di vedere distintamente i colori, può permettersi il lusso di cacciare in pieno giorno. Piuttosto sbrigativo nelle fac¬ cende d'amore, il maschio insegue la femmina che tenta di fuggire ai primi approcci, l'afferra alla nuca e la convince così al connubio che è particolarmente lungo e può durare anche due ore. Il maschio è un inguaribile dongiovanni e appena libero passa a nuovi amori. La cura della prole la lascia completamente alla femmina che è in verità molto prolifica. Mette al mondo in ogni parto da due a dieci piccoli. Dovrebbe essere una polizza di assicurazione per l'avvenire della specie. Ma non funziona nei riguardi dell'uomo che priva il visone del suo habitat e gli dà una caccia senza quartiere. Isabella Lattes Coifmann

Persone citate: Isabella Lattes Coifmann