Previti: Csm da cambiare

L'esponente di Forza Italia: «Membri togati eletti col maggioritario, carriere separate per i pm» L'esponente di Forza Italia: «Membri togati eletti col maggioritario, carriere separate per i pm» Previti; Csm da cambiare La sinistra: proposta gravissima ROMA. Si prepara, in Parlamento, la battaglia sul Consiglio superiore della magistratura, l'organo di autogoverno dei giudici che dovrà essere rinnovato fra qualche mese. Ieri il capogruppo di Forza Italia al Senato Cesare Previti - uno dei nomi che circolano per i ministeri della Giustizia e dell'Interno - è uscito allo scoperto proponendo la riforma del sistema elettorale del Csm, «per renderlo più rappresentativo della realtà politica del Paese, e non in contrapposizione con la stessa». La riforma, secondo Previti, dovrebbe prevedere l'introduzione del sistema maggioritario per l'elezione della componente togata, nonché una modifica del meccanismo di elezione dei componenti «laici». La proporzione dei rappresentanti rimarrebbe inalterata. Attualmente i venti rappresentanti dei giudici, due terzi del Consiglio, vengono eletti col sistema proporzionale dai circa 7000 magistrati italiani, mentre i dieci «laici» vengono nominati dal Parlamento in seduta comune. Ma per Previti, non si tratta solo di «armonizzare il Csm con la situazione politica». Il senatore e consigliere di Berlusconi vuole anche separare le carriere dei pubblici ministeri da quelle dei magistrati giudicanti. «So che una parte della magistratura si oppone - spiega -, ma si possono trovare dei correttivi che consentano di portare il pm al massimo della professionalità, senza commistioni con altri organi dell'autorità giudiziaria. Le modifiche che verranno proposte non sono il presupposto di limitazioni all'autonomia della magistra¬ tura che nessuno vuole introdurre. Vogliamo mantenere l'autonomia, minacciata in questi anni da un'eccessiva politicizzazione dei magistrati». Con l'esponente di Forza Italia si schierano leghisti (Staglieno) e rappresentanti di Alleanza nazionale (Maceratini), ma sul fronte delle sinistre si organizza la «resistenza». Raffaele Bertoni, leader storico dei magistrati, ex componente del Csm e neo-senatore del gruppo progressista, attacca: «E' una proposta gravissima. Previti non conosce che cos'è il Csm e la magistratura oppure, evidentemente, tende a fare quello che questa maggioranza sembra voler fare: sostituire al sistema della lottizzazione quello dell'asso pigliatutto». Secondo Bertoni la proposta di Forza Italia è paradossale, perché «proprio da parte di chi parla della politicizzazione della magistratura dovrebbe venire una tesi opposta a questa. Prevedere un sistema che serve a mettere il Csm al servizio della maggioranza non significa lottare contro quella politicizzazione strisciante che ci può essere nella magistratura, ma pretendere che la magistratura assuma un atteggiamento politico conforme a quello della maggioranza». Contrari alla modifica del sistema elettorale anche il capogruppo di Rifondazione comunista al Senato, Ersilia Salvato, e il responsabile del pds per la Giustizia Massimo Brutti, il quale sulla separazione delle carriere dice che si può pensare a qualche differenziazione, «purché rimangano fermi due punti: il reclutamento deve essere comune e i concorsi devono essere gli stessi», [gio. bia.] Forza Italia propone nuove regole per eleggere il Csm

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