Gullit cerca il trofeo che non ha mai vinto di Bruno Bernardi

Ruud, addio alla Samp dopo la Coppa Italia con l'Ancona Ruud, addio alla Samp dopo la Coppa Italia con l'Ancona Gullit cerca il trofeo che non ha mai vinto Ruud Gullit, ritorno al futuro. Stasera a Marassi c'è una Coppa Italia in palio, l'unico trofeo mancante nella sua ricca collezione. Il Milan ha fatto tris in campionato senza di lui. Ora l'olandese vuole vincere qualcosa di importante senza il Milan, prima di ripresentarsi alla corte di re Berlusconi. Il Milan l'ha ripudiato. A Genova, Gullit ha smentito clamorosamente chi lo riteneva al capolinea e Berlusconi se lo riprende. E a peso d'oro. Il leader di Forza Italia gli ha strappato un secondo «sì»: la notizia potrebbe essere già ufficializzata stasera. Ma prima c'è l'Ancona, la Cenerentola che sogna di diventare reginetta. Dopo lo 0-0 dell'andata, è una finale secca, ma Gullit avrebbe preferito disputarne una sola, in campo neutro, all'Olimpico: «Com'è tradizione nel resto d' Europa. Sarebbe stato più affascinante». Riconosce, comunque, il vantaggio di giocare in casa, di fronte al pubblico amico (40 mila spettatori, compresi 1600 anconetani, per un incasso di un miliardo e 300 milioni che consentirà la diretta tv anche a Genova) e ammonisce la Sampdoria a non sottovalutare questa squadra che, pur essendo di serie B, ha battuto Napoli e Torino (e proprio partenopei e granata faranno tifo per i doriani, che vincendo darebbero loro una chance in più per entrare in Uefa). Guerini teme che l'Ancona accusi il peso della responsabilità e resti vittima di una sorta di rassegnazione. Eriksson sa che la Coppa trasformerebbe da sufficiente in ottima la stagione. E Pagliuca dice che se non vince il suo quarto trofeo nazionale (per genova DAL NOSTRO INVIATO torino Nel mercoledì internazionale, scendono in campo ben 12 delle 24 protagoniste della fase finale di Usa '94, tra cui due formazioni del girone dell'Italia: Norvegia ed Eire. Questo il dettaglio completo (in neretto le squadre finaliste della Coppa del Mondo): a Salta (Nord dell'Argentina): Argentina-Marocco con Maradona, Balbo e Batistuta; a Oslo: Norvegia-Portogallo, con lo juventino Paulo Sousa; a Tilburg: Olanda-Eire con Bergkamp, Jonk, Roy e Winter; a Wrexham: Galles-Svezia; a Vienna: Austria-Scozia; a Zurigo: Svizzera-Repubblica Ceka; a Burcsa: Turchia-Russia; a Bucarest: Romania-Bolivia con Raducioiu, Sabau e Petrescu; a Davidson: Stati Uniti-Moldavia; a Parigi: Paris Saint-GermainBrasile; a Copenaghen: Danimarca-Ungheria con Brian Laudrup; a Vilnius: Lituania-Israele. Inoltre, a Vaduz, è in programma Liechtenstein-Irlanda del Nord, prima partita valida per le qualificazioni alla fase finale degli Europei 1996 (gruppo 6). Salsano sarebbe il quinto: eguaglierebbe il primatista Benetti) la Samp «sarebbe quasi da... ammazzare». Gullit, dall'alto della sua esperienza, sorride alla battuta del portiere e osserva che, ormai, neppure Malta è da considerarsi una vittima designata: «Rispetto sempre l'avversario. Se per l'Ancona è la partita dell'anno, lo è anche per noi. La festa si fa dopo, mai prima». C'è una torta di 4 miliardi per la società con l'iscrizione alla Coppa Coppe, e c'è anche un centinaio di milioni a testa per i giocatori. Eriksson, oltre a Gullit, probabilmente recupera Mannini (se non ce la fa c'è Invernizzi), due pezzi importanti che compensano l'assenza di Mancini il quale dovrà stare due mesi fermo per lo strappo muscolare e vedrà i Mondiali in tv. La notizia dell'esclusione dai 31 azzurrabili non l'ha sorpreso: «Nulla da dire. Con Sacchi avevo già parlato a suo tempo». Non polemizza Mancini, figuriamoci se Gullit entra nel merito delle IN CAMPO 12 SQUADRE DI USA 94 scelte del et: «Io sto dall'altra parte. Italia più debole? Sacchi sa il fatto suo». E lo sa pure la Sampdoria, che può concedersi il lusso di regalare un Mancini all'Ancona. In Coppa Italia, i doriani vinsero a Roma senza Gullit e a San Siro con l'Inter pareggiarono 1-1 e si qualificarono malgrado i forfait di Mancini, Mannini e Platt. Gullit ricorda che ad Ancona la Samp giocò al di sotto delle sue possibilità: «Se renderemo come nel derby e contro l'Inter, con la stessa grinta, nessun problema. Siamo in salute e questa è una garanzia». Vincere la Coppa Italia e riportare la Samp in Europa è il regalo d'addio che Gullit vuole fare stasera a Enrico Mantovani, l'erede di colui che ha creduto nel tulipano nero. Il dopoGullit potrebbe essere rappresentato da Fonseca o Casiraghi, ma la Genova blucerchiata si sentirà come una fanciulla sedotta e abbandonata. Bruno Bernardi