E l'uragano-Barbra sbarcò a Londra di Fabio Galvano

La Streisand torna a cantare in Inghilterra dopo 28 anni: stasera a Wembley primo concerto La Streisand torna a cantare in Inghilterra dopo 28 anni: stasera a Wembley primo concerto E l'uragano-Barbra sbarcò a Londra Sei milioni di lire un biglietto, 72 miliardi d'incassi LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' l'uragano-Barbra, invisibile ma irresistibile. Da quando è arrivata a Londra, sabato scorso, la cantante più pagata del mondo ha giocato a rimpiattino con i fotografi, posando per loro soltanto ieri, quando ha tenuto a battesimo dieci minibus per opere caritatevoli; ma la sua presenza domina la scena. Stasera, per la Streisand che awierà all'Arena di Wembley la serie dei suoi venti concerti multimiliardari (quattro a Londra e sedici negli Stati Uniti), le quotazioni dei bagarini hanno raggiunto cifre da capogiro: si parla di 2500 sterline per un biglietto, sei milioni di lire. E sono da record tutte le cifre che accompagnano questa sortita europea della cantante più ammirata. L'attesa è immensa. L'ultima volta che Barbra Streisand si esibì in Inghilterra fu 28 anni fa. Era il 1966, lei calcava le scene nel musical «Funny Girl», che sarebbe poi diventato un colossale successo anche nel film di Hollywood. Da allora i suoi fans inglesi attendono; e quando i biglietti per i quattro concerti londinesi sono stati messi in vendita, settimane fa, i botteghini sono stati presi d'assalto. I 42 mila biglietti (poco più di 10 mila a concerto) sono stati venduti in mezz'ora nonostante i prezzi: i più alti (da 120 mila lire a 650 mila, con la maggior parte dei posti a 260 mila) nella storia di Wembley. Se la celebrità si misura con gli incassi, Barbra sta nell'Olimpo dei Beatles. E non solo perché fra i suoi ammiratori ci sono i giovani di ieri, oggi con i capelli grigi ma con qualche soldo di più; ma anche perché attorno a lei si è creata una'avviata industria del souvenir. Da stasera a Wembley chiunque potrà comperare la T-shirt nera con il suo volto (43 mila), la giacca di panno e cuoio (720 mila), un fermacarte di vetro con l'iniziale «B» (96 mila) o solo una tazza (24 mila): entra tutto nel calderone di un incasso record, che compresi i concerti Usa (i tre del Madison Square Garden sono andati esauriti in 24 minuti) dovrebbero darle un utile sui 72 miliardi di lire, qualcosa come 25 milioni al minuto. Serviranno a Barbra per la sua più grande ambizione: aprire a Hollywood i suoi studi cinematografici. L'occasione è rara. A parte la recente rentrée a Las Vegas, Barbra Streisand non compariva in pubblico dai tempi di «Funny Girl». La sua tournée avrebbe dovuto avviarsi a Londra allora, ma l'improvvisa maternità (il primo e unico figlio, Jason) le fece cancellare il programma. Le minacce dell'Olp per i suoi commenti filo-israeliani durante la Guerra dei Sei Giorni, nel 1967, la dissuasero da altre comparse in pubblico, ed è anzi una delle spiegazioni del fatto che Barbra si prepari ora al concerto lontano da occhi indiscreti. Quando è arrivata, sabato, ha fatto perdere le sue tracce, mentre il suo seguito si occupava dei bagagli: 22 valigie, con 40 vestiti e 8 costumi di scena. I fotografi hanno seguito il corteo d'auto che si dirigeva al Dorchester, l'elegante hotel sulla Park Lane; e lei intanto scompariva, probabilmente a casa di amici. «Non ama stare in albergo», ha spiegato l'addetto stampa: «C'è troppa gente, è troppo pericoloso». Fra le 77 persone del seguito, cui si aggiungono i 68 orchestrali diretti da Marvin Hamlisch, ci sono 12 guardie del corpo. Stasera a Wembley (come per gli spettacoli di lunedì, mercoledì, venerdì), nessuno potrà entrare senza farsi controllare borse e borsette. E' come quando la regina appare in pubblico. Ma la Streisand, a modo suo, lo è. Per lei si scomoderanno, qui a Londra, il principe Carlo e il locale reuccio della canzone, Elton John; personaggi come George Michael, Cilla Black, Mei Gibson, Michael Caine, protagonisti ieri e oggi del mondo dello spettacolo. «As If We Never Said Goodbye», tratta dal musical «Sunset Boulevard» di Andrew Lloyd Webber, sarà l'apertura del programma. Ma non mancheranno i pezzi che l'hanno resa celebre e che porteranno a Wembley una calda ventata di nostalgia: «Memories», «The Way We Were», «People». Dicono che Barbra, nel suo ritiro segreto, sia molto nervosa. «Può sembrare d'acciaio, in verità è estremamente ansiosa», ammette uno dei suoi cortigiani: «Ha il terrore del palcoscenico». Diecimila persone, stasera, neppure se ne accorgeranno. Fabio Galvano Barbra Streisand durante il primo concerto del suo tour mondiale, il 31 dicembre scorso a Las Vegas: 3 milioni e mezzo di do leccornie della sua dieta salutar-vegetariana. Ogni giorno poi l'orda dei suoi assistenti deve procurarle una cassetta d'acqua minerale: Evian, che beve anche in America, ma anche Malvern, l'acqua della regina Elisabetta. Su un vassoio, sempre a sua disposizione, ci saranno i cioccolatini senza cui non lascia mai gli Usa: i Reese's Peanut Butter Cups e le tavolette alla menta di Hershey. E poi ancora fiori, tanti fiori: soprattutto bianchi e gialli e in prevalenza tulipani. I miti e i vizi delle star sono fatti anche di queste cose, [f. gal.] ollari sono andati in beneficenza