Figli al guado

Figli al guado Figli al guado Volponi, Vassalli e Gnocchi il futuro secondo gli autori passeggere: «Mia madre, toscana, ripeteva spesso un proverbio: tanto tuonò che piovve. E, anche se non è piovuto ieri, prima o poi pioverà». E se il genitore vincente sarà Mondadori? Si vedrà se è soltanto un fatto di capitali o anche di idee? Vassalli: «I fatti di capitali non sono mai di capitali e basta. Ho letto nei giorni scorsi dello scorporo della Mondadori e speravo in una via verso una maggiore autonomia sua rispetto al gruppo, e quindi autonomia completa dell'Einaudi. Ora staremo a vedere». E se vince papà Mondadori? «Al punto in cui siamo non è questione di rapporto fra autore e editore, ma tra un essere umano e il suo Paese. Bisogna subire quello che il convento-Paese passa. Se si vuol maturare un rifiuto, allora è il gran rifiuto: o uno se ne UANDO i genitori si separano, i figli si domandano: con chi di questi due dovrò andare? Ma nel caso dei figli è facile che una delle due figure sia poi vissuta come un'assenza pesante. Quando, invece, a separarsi sono due editori - come sembra imminente nel caso Electa e Mondadori - allora i figli, in questo caso gli scrittori Einaudi, possono guardare al divorzio con stati d'animo diversi e più ampi. Le voci di questi giorni sembrano lasciare gli autori in platea, tra curiosità e fatalismo. A Sebastiano Vassalli (che, dopo La chimera, ha da poco mandato in libreria con Einaudi 11 cigno) «queste voci ricordano i temporali estivi che fanno tanto rumore. Sono anni che si ripetono». Il che non vuol dire che si tratti di voci va o rimane. In questo Paese, con questi abitanti, con queste istituzioni e con queste case editrici è così». E così, ma di «qualche brivido» parla Paolo Volponi {Corporale, Le mosche del capitale, La strada per Roma, tutti Einuadi) al pensiero che la sua Einaudi diventi «al cento per cento della Mondadori berlusconiana». Si consola con il fatto di non avere in questo momento un libro da pubblicare, ma ammette: «Potrei anche pensare di rivolgermi altrove. Come pensare che la provenienza dei capitali non incida sulle politiche editoriali?». Fermo restando però, «che non si possono fare dichiarazioni di principio in astratto». ALE

Persone citate: Einaudi, Gnocchi, Paolo Volponi, Sebastiano Vassalli, Vassalli, Volponi

Luoghi citati: Roma