la seconda resa del presidente Nixon

Il protagonista del Watergate ha 81 anni, nel '93 era morta la moglie. Fiori e telegrammi da tutto il mondo Il protagonista del Watergate ha 81 anni, nel '93 era morta la moglie. Fiori e telegrammi da tutto il mondo la seconda resa del presidente Nixon Ricoverato per emorragia cerebrale, ha perso la parola WASHINGTON. L'ex presidente americano Richard Nixon è in pericolo di morte, dopo essere stato colpito da un ictus. Nixon, che rimase in carica dal gennaio 1969 all'agosto 1974, quando fu costretto a dimettersi in seguito al Watergate, ha perso l'uso della parola ed è semiparalizzato. Al suo capezzale al «Cornell Medicai Centre» di New York lo stesso ospedale dove nei giorni scorsi è stata operata la vedova del presidente John Kennedy, Jacqueline -, sono accorse le figlie Tricia e Julia e il pastore evangelico Billy Graham, amico di lunga data. Nella stanza dove è ricoverato continuano ad arrivare a centinaia mazzi di fiori e telegrammi. Da Washington, Il presidente Bill Clinton ha subito inviato i propri auguri e ha chiesto alle autorità sanitarie di essere tenuto costantemente informato delle condizioni dell'illustre malato. A 81 anni, un politico che>20 anni fa sembrava rassegnato a finire la vita in disgrazia, ha ritrovato un gran numero di ammiratori. La portavoce dell'ex leader, Kim Taylor, ha reso noto ieri che Nixon «è cosciente, lucido e attento, ma non riesce a dire una parola». Si era sentito male d'improvviso l'altro ieri sera, subito dopo cena, nella sua grande casa a Park Ridge nel New Jersey ed è stato, portato d'urgenza in ospedale. Rimasto vedovo l'anno scorso dopo la morte della moglie Pat, l'ex Presidente era già stato sul punto di morte nel 1974 per alcune complicazioni dopo un delicato intervento chirurgico. Il sindaco di New York Rudolph Giuliani si è recato ieri in visita al «Cornell Medicai Center» e ha dichiarato ai numerosi giornalisti accorsi sul posto che «i medici sperano per il meglio». Nixon è ricoverato nel reparto rianimazione e le sue condizioni sono state definite «stabili» dai sanitari. Pur sottrattosi ai riflettori della politica a Washington, di frequente è tornato a dire la sua in conferenze all'estero, con articoli e libri. Il mese scorso, in visita in Russia, provocò l'irritazione del capo del Cremlino Boris Eltsin per aver incontrato il leader ultranazionalista Vladimir Zhirinovski. Il suo commento fu: «Ho fatto in Russia ciò che nessun altro aveva mai fatto, e che neach'io avevo fatto nelle precedenti 10 visite in Russia. Ho incontrato ogni leader dell'opposizione. Non ho escluso nessuno. E' molto importante in democrazia non incontrare solo i dirigenti al potere». [e. st.l Bc«D

Luoghi citati: New Jersey, New York, Russia, Washington