Dini alla guida dell'economia di Aug. Min.
Il direttore di Bankitalia unico «ministro sicuro» nel governo Berlusconi Il direttore di Bankitalia unico «ministro sicuro» nel governo Berlusconi Dini alla guida dell'economia Rivincita dopo la successione mancata a Ciampi APRILE '45 ROMA. Lo danno come l'unico ministro sicuro, l'uomo a cui Silvio Berlusconi ha proposto di guidare la politica economica del Paese. E, salvo imprevisti, sarà proprio lui, Lamberto Dini, direttore generale della Banca d'Italia, ad occupare la poltrona di ministro dell'Economia nel nuovo governo, cioè del ministero che dovrebbe nascere dalla fusione del Tesoro e del Bilancio. Berlusconi ha pensato a Dini quasi automaticamente, un attimo dopo che gli si è aperta la prospettiva di formare il governo. I due sono legati da tanti anni. Il Cavaliere addirittura un paio di mesi fa ha proposto al direttore generale di Bankitalia la candidatura alla Camera nelle liste Forza Italia. Una proposta che Dini ha rifiutato, mentre a quanto pare non ha detto «no» all'invito di giurare al Quirinale. Il numero 2 di via Nazionale è stato uno dei primi nomi ad essere contattato direttamente dal cavaliere. «Ho bisogno di una persona - ha spiegato Berlusconi all'interessato appena qualche giorno dopo il voto - che abbia grosse relazioni internazionali, che sia conosciuto nel mondo». L'altro ha risposto con un mezzo «sì» condizionato alla garanzia che il nuovo governo prosegua nella politica anti-inflazionistica portata avanti fino ad oggi da via Nazionale. Ma dietro all'«operazione Dini PALERMO. «Bossi ce l'ha col Barbarossa perché si oppose all'eroe del Carroccio Alberto da Giussano, ma oggi potrebbe riconciliarsi con Federico I attraverso me». Alta, biondissima e con un'evidente somiglianza a Virna Lisi, Yasmin Aprilis von Hohenstaufen Hohenzollern, discendente del grande Federico e, quindi, del Barbarossa, ha certo le doti per una sapiente azione diplomatica. Ma proprio lei (cinque lauree, quattro lingue, docenze ed incarichi di prestigio) attaccò violentemente il leader della Lega ne 11 Giornale del 1 giugno 1990. «Colpii Bossi - spiega - perché aveva esasperato il suo antimeridionalismo e denigrava il mio avo Barbarossa». Ma oggi, dice Yasmin, «Bossi potrebbe stringere la mano a Federico I, attraverso un processo diplomatico. Il mio avo riusciva ad avere un dialogo persino con i satrapi arabi scongiurando le crociate, non vedo perché io non debba sanare una disputa fra me e Bossi». [Agi] Lamberto Dini, direttore generale del la Banca d'Italia che Bisignani e Carlo Sama, due dei protagonisti dello scandalo Enimont, brindarono a «champagne» quando un anno fa all'orizzonte si profilò l'ipotesi della nomina di Dini a governatore di Bankitalia. E, sempre su di lui, negli annali, c'è la polemica sulla vasca per idromassaggio che si è fatto installare nella terrazza dell'attico di piazza Fontanella Borghese di proprietà di Bankitalia che abita. Ma quello delle piscine in casa è un vezzo che unisce molti esponenti di Forza Italia, ne ha una anche l'avvocato Previti nell'appartamento che abita a piazza Farnese. Eppoi Berlusconi, Bossi e Fini non possono certo fare gli schizzinosi: Dini è quello che passa il convento, [aug. min.]
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