E Tunnel perde «Bertinotti»

Interno LA STAMPA ROMA. Lassù, al quinto piano del «Bottegone» è riunita la direzione e mentre Occhetto e D'Alema si sogguardano, dal portone esce Umberto Ranieri, una fama di uomo-sfinge. Dalla sua bocca non è uscita mai, ma proprio mai, una parola di troppo, eppure - sul marciapiede di piazza Venezia - Ranieri si sbottona: «Oramai - dice l'allievo di Napolitano - le dispute nel gruppo dirigente non emergono più in modo chiaro, ma sulla base di codici impenetrabili: quei due mi sembrano un po' scemi...». E su quei due - Occhetto e D'Alema - si infila anche l'ago del vecchio Aldo Tortorella che, nel pieno della direzione, attacca ironico: «Saranno orribili speculazioni giornalistiche, ma anche io temo che prevalga la confusione in un gruppo dirigente rimasto uguale a se stesso e, se non erro, non propriamente coeso...». E così, alla prima riunione della direzione del pds dopo la sconfitta dei progressisti, ecco la prima sorpresa: salta il vecchio schema del pds, diviso tra il partito di Occhetto e quello di D'Alema e lievita invece l'insofferenza per l'interminabile disputa tra il Papa e l'antiPapa. Mentre la sinistra esplode, mentre la sciarada del gruppo parlamentare unico ha messo in scena gelosie da operetta, Occhetto e D'Alema continuano a marcarsi strettissimo: i due - dopo lo scontro dietro le quinte sulla vicenda del gruppo parlamentare - da ieri sono di nuovo in tregua armata. E la «linea», anche stavolta, l'ha dettata il segretario. Davanti alla direzione, Occhetto ha spazzato l'ipotesi del partito democraticosubito: non serve un «partito unico» della sinistra, ma invece «una confederazione» tra il pds e un «rassemblement democratico». Occhetto non lo dice, ma lo fa capire: nel futuro del pds non c'è una nuova svolta, ma un'alleanza tra una Quercia modello-Labour e un «partito democratico» formato da più anime: la vecchia sinistra de (Martinazzoli, Bindi, Mattarella), quel che resterà di Ad e magari anche Segni, se resisterà alle tentazioni governative. E se questa è la strategia di medio periodo, anche la tattica ne consegue: Occhetto propone un dialogo stretto con il ppi: «Se resterà all'opposizione va aperta l'iniziativa in quella direzione». E D'Alema, l'eterno secondo, è d'accordo: «Il confronto tra diverse culture è un modo per avviare un processo di rinnovamento della si- Interno E Tunnel perde «Bertinotti» Comici in fuga, dopo la Leone abbandona Fassari

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