La Santa Alleanza della mazzetta

La Santa Alleanza della mazzetta La Santa Alleanza della mazzetta Così ipolitici si spartivano gli appalti miliardari addosso. Dicono che fino a ieri sperasse ancora in una confessione seguita da arresti domiciliari. Ma per quel tocco di grottesco che ogni tanto emerge anche da vicende come questa, adesso ha se non altro la consolazione di poter scambiare quattro chiacchiare con un altro dei personaggi-simbolo di quest'epoca: Duilio Poggiolini. Per quanto strano possa sembrare, nel «padiglione Torino», l'area di Poggioreale riservata ai ladroni di Stato, il solo posto libero era accanto al folle Re Mida della Sanità. Nell'indagine di queste ore c'è anche un diciassettesimo personaggio, che si chiama Antonio Fantini, è stato presidente de della Regione Campania e non può finire in carcere in quanto parlamentare europeo. Seguono presidenti di enti locali, vecchi assessori ed ex sindaci dell'hinterland, ma ci sono due nomi attraverso cui tutto sembra tenersi, e la storia conchiudersi come peggio non avrebbe potuto: Amedeo Laboccetta, 46 anni, uomo di punta della destra napoletana nonché accanito «moralizzatore», e Berardo Impegno, 49, «il professore», uno degli intellettali più fini su cui da queste parti la sinistra abbia potuto contare. Difficile sarebbe stato immaginare personaggi più diversi: eppure in questa storia destra e sinistra, IL BLITZ tro ieri: gli ultimi pagamenti risalgono a fine '93) si capisce davvero come possa aver deciso di affondare assieme con gli altri. Cosa mancava ancora, nel panorama della tangentopoli napoletana? I piani di trasporto per la zona Flegrea? L'allora commissario straordinario Fantini è accusato di aver incassato 270 milioni per assegnare a Raiola l'appalto. L'edilizia convenzionata? Per poter costruire a Soccavo, il costruttore dice di aver pagato 450 milioni in tranches commisurate all'importanza dei politici: cento milioni ciascuno a de, psi e pei, sessanta o anche meno a voraci assessorucoli sparsi. Avanti, cos'altro restava pulito? L'Agensud, destinata a riparare ai guasti della Cassa per il Mezzogiorno? Ci pensa Di Donato: 200 milioni per «agevolare» l'impresa di Raiola. L'Ente per la Mostra d'Oltremare? Il suo presidente, Camillo Federico, adesso è in carcere accusato di aver preteso 60 milioni perché l'ente pagasse lavori già eseguiti. Già che c'era, in quanto referente di Gava, il presidente pretese anche due persone (Francesco Gesué e Raffaele Russo) che non c'entravano nulla ma erano pur sempre uomini «d'o Ministro». E poi ancora tangenti per la «legge Falcucci» (costruzione di aule scolastiche), il colletto-

Luoghi citati: Campania, Torino