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«E7 la realtà che è dura Noi la raccontiamo» «E7 la realtà che è dura Noi la raccontiamo» del processo Quartararo: in quella circostanza il pubblico ministero aveva sostenuto che attraverso i tagli e il montaggio era stata «manipolata» la verità giuridica in nome dello spettacolo. «Su questo argomento», sostiene Guglielmi, «continuo a ricevere da anni le stesse accuse, alle quali rispondo sempre nello stesso modo. Siamo tante volte intervenuti dando i motivi che sottolineano non solo la legittimità ma anche l'importanza della tra¬ sospettato di sedici delitt Il direttore di Raitre Angelo Guglielmi respinge tutte le smissione. Ciascuna puntata di "Un giorno in Pretura" è dedicata ad altrettanti dibattiti processuali intorno a casi realmente accaduti la cui discussione si svolge, ai fini della stessa validità del giudizio, in sedute pubbliche. Se poi la realtà è dura, e la realtà è sempre dura, non è un buon motivo perché non si debba guardarla in faccia e ad essa scampare rifugiandosi in coperture moralistiche e di convenienza». Quanto alle accuse di spet¬ tti compare per la prim tacolarizzazione, Guglielmi sostiene che «non vi è chi possa negare che il ruolo della televisione, giustificato dal suo alto potenziale critico e di documentazione, sia altro da quello di dar conto della realtà, raccontandone le storie». E sul suicidio del padre di Marco Bergamo: «Dando per scontato che sempre indecifrabili rimangono i motivi di un atto così privato, è ingenuo o stupido o strumentale pensare che possa essere addebitato al timore della trasmissione televisiva. Riteniamo per il rispetto che dobbiamo al signor Bergamo che ben altri fossero i motivi che lo tormentavano. E sempre il rispetto e il silenzio che dobbiamo osservare di fronte alla morte di un uomo e il fermo rifiuto di strumentalizzare la risonanza», precisa il direttore di Raitre, «ci inducono a spostare ad altra data e precisamente a lunedì 2 maggio la trasmissione di "Un giorno in Pretura"». a volta in tribunale