Sequestrati al boss 400 miliardi

Sequestrati al boss 400 miliardi Sequestrati al boss 400 miliardi NAPOLI. Sessantasei auto tra le quali alcune Mercedes, Porsche, Maserati e Lancia, uno yatch, decine di imprese che in Campania, Toscana e Piemonte operano nei settori alimentare e dell'alta moda. Vale oltre quattrocento miliardi l'impero finanziario di Edoardo Contini, il boss della camorra amante della bella vita finito in manette quattro mesi fa, la notte di Capodanno, mentre si recava ad un veglione a Cortina d'Ampezzo. Le aziende rilevate con i proventi delle attività illecite sono state sequestrate ieri dai carabinieri di Napoli, gli stessi che il 13 aprile scorso avevano arrestato quasi tutti gli uomini del clan. Gli uomini in divisa hanno messo i sigilli a tre società specializzate nella compravendita di auto e moto, quattro industrie agroalimentari, altrettanti centri per la macellazione delle carni e una profumeria. [m. e] morte del marito, Giuseppe Bonanno, ha meditato la vendetta: fare uccidere i killer del marito di sua figlia, dare un segnale ben preciso su chi comanda a Paterno. Gli investigatori raccontano che Maria Indelicato era un boss al femminile, ma vecchio stampo: con lei, niente droga in paese, niente nuovi affiliati al clan, assetati di sangue e di violenza. Ma l'omicidio del genero andava vendicato. Secondo il racconto dei carabinieri e dei magistrati della direzione antimafia di Catania, la donna prima ha scoperto chi erano i killer, poi li ha fatti cercare e dopo averli scovati ha assoldato un killer esperto per eliminarli. Una ventina di milioni avrebbe dato al Napoli, agli agenti ha s «professionista» Carmelo Nista originario di Paterno, che ha ricevuto l'incarico a Invorio, un paesino della provincia di Novara dove il giovane killer risiede con la famiglia. A lui la donna ha affiancato suo nipote, Carmelo Indelicato. Ma è stato proprio il «professionista» a fare scoprire tutto ai carabinieri. Sul luogo del duplice delitto di Tilenni Scaglione e Di Marco, i carabinieri di Paterno hanno trovato qualcosa che li ha messi sulla pista buona: una agendina con il nome del proprietario, Di Marco. Un errore troppo grave, attraverso il quale il sostituto procuratore Carmelo Zuccaro è prima arrivato al killer venuto dal Nord e via via a tutti gli altri personaggi di questa svelato: 4 anni fa ho rinunciato ad Anna perché non potevo sfamarla

Persone citate: Carmelo Indelicato, Carmelo Nista, Carmelo Zuccaro, Di Marco, Edoardo Contini, Giuseppe Bonanno, Maria Indelicato, Maserati