La corsa al viminale

Interno LA STAMPA ROMA. «Non credo che si riuscirà a fare il governo prima di metà maggio». Procede con i piedi di piombo, l'onorevole Silvio Berlusconi. «Ci sono delle esigenze numeriche da risolvere», ha spiegato ai collaboratori che ieri hanno lavorato con lui nel quartier generale di Forza Italia, ad Arcore. Già, c'è bisogno di una maggioranza, per governare. Ma tanta prudenza non impedisce al Cavaliere di continuare ad accarezzare il suo sogno: quello di convincere Antonio Di Pietro a entrare nell'esecutivo. Al pm di «Mani Pulite» Berlusconi sarebbe pronto ad offrire un ministero chiave: quello dell'Interno. L'idea gli è venuta in mente ancor prima delle elezioni e, a quanto pare, non ha mutato opinione. «Pensare non significa peccare», osserva, sibillino, Domenico Mennitti, consigliere del principe, che però non si fa sfuggire altro. E' da tempo che il leader di Forza Italia «corteggia» il magistrato. Gli aveva anche offerto un posto in lista, che Di Pietro aveva però rifiutato. Ma LA CORSA AL VIMINALE SROMA ULLA conferma di Giovanni Spadolini alla presidenza del Senato ha perso e ora Oscar Luigi Scalfaro ha candidato un altro nome che gli sta a cuore per un ruolo delicato in un posto fondamentale per garantire il passaggio indolore tra «vecchio» e «nuovo»: Raffaele Costa, l'ultimo dei liberali e adesso esponente dell'Unione di Centro, è l'uomo che il Capo dello Stato vorrebbe al ministero dell'Interno. La «voce» sembrava una delle tante boutade che girano alla vigilia della formazione di un nuovo governo, invece, ieri, nelle pieghe della visita di Scalfaro a Firenze, qualcuno degli uomini del Quirinale ne ha parlato. «Sì spiega Gustavo Selva, deputato di Alleanza Nazionale, che ha presenziato ad una delle tante cerimonie che hanno fatto da contorno alla visita del Presidente nel capoluogo toscano - al Colle hanno in testa quel nome per garantire un minimo di continuità al Viminale. Chi dovrà sedere su quella poltrona avrà un ruolo estremamente complesso. Ad esempio, dovrà gestire una patata bollente I MINISTRI POST-FASCISTI Interno Carghi. L'energia ritrovate)

Persone citate: Antonio Di Pietro, Berlusconi, Di Pietro, Domenico Mennitti, Giovanni Spadolini, Gustavo Selva, Oscar Luigi Scalfaro, Raffaele Costa, Scalfaro, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Arcore, Firenze, Roma