Broccoletti chiama 100 testimoni di Gio. Bia.

Scandalo Sisde Scandalo Sisde Broccoletti chiama 100 testimoni ROMA. La lista dei testimoni di Maurizio Broccoletti è pronta: cento nomi, e forse all'ultimo momento se ne aggiungerà anche qualcun altro. Se quelle persone saranno effettivamente chiamate a deporre, il processo alla «banda del Sisde» che comincerà la prossima settimana diventerà un nuovo processo Cusani, con nomi più che eccellenti convocati per parlare, anziché di tangenti, di spie e note spese, lavori «riservati» e miliardari, buste con decine di milioni prelevate dalle casse del servizio segreto e distribuite a man bassa. Broccoletti - l'ex-amministratore delegato del Sisde, unico imputato ancora in carcere fra gli 007 finiti alla sbarra con le accuse di peculato e associazione per delinquere - vuole che il tribunale chiami il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, in qualità di ex-ministro dell'Interno, e con lui tutti coloro che si sono susseguiti al Viminale, da Rognoni a Mancino passando per Fanfani, Gava e Scotti. E poi i presidenti del Consiglio, da Craxi a Ciampi via De Mita, Andreotti e Amato. E i direttori del Sisde, dall'attuale capo della polizia Parisi al prefetto Salazar, compreso il coimputato Malpica e gli inquisiti in inchieste connesse Voci e Finocchiaro. L'elenco è stato messo a punto dagli avvocati Nino Marazzita e Giovanni Giaquinto, difensori dell'ex-amministratore delegato del Sisde. La potenziale «carica dei 100», oltre a politici e prefetti, comprende anche gli uomini della segreteria di Broccoletti, autisti e funzionari che sono pescati dal servizio segreto come Maurizio Gambardella, l'ex-genero della «zarina» Matilde Martucci. A loro verrebbe chiesto come Malpica e la Martucci distribuivano soldi normalmente e «in occasione delle festività natalizie». Altri dipendenti delle varie sezioni del Sisde dovrebbero invece parlaredei «piccoli acquisti di cancelleria ed altro, e sul controllo del personale addetto alle pulizie», altri ancora «sulla utilizzazione delle autovetture blindate e dei telefoni cellulari a carico del Sisde». Evidentemente anche dietro queste piccole questioni si nascondevano, secondo l'imputato, dei piccoli imbrogli da portare alla luce. Il capitolo dei lavori appaltati e pagati dal Sisde, per gli avvocati difensori dev'essere affrontato chiamando in aula l'architetto Walter Perilli, capo dell'ufficio lavori del Sisde, per chiarire «le procedure di progettazione e assegnazione dei lavori, e di pagamento degli acconti alle ditte»; con lui dovrebbero sfilare il geometra del Sisde Maurizio Melappioni, per parlare dei lavori in casa e nell'ufficio dell'ex-ministro Scotti, naturalmente l'architetto Adolfo Salabè e suo fratello Mario, i titolari delle varie ditte appaltatrici e una pattuglia di dirigenti del Servizio «sui lavori eseguiti per ragioni di sicurezza nelle proprie abitazioni e sull'imputazione delle relative spese». Broccoletti vuole anche chiamare cinque magistrati della Corte dei Conti per difendere la regolarità della sua gestione amministrativa, e poi un buon numero di «percettori» dei fondi Sisde, tra cui autisti, addetti alle anticamenere e semplici agenti, [gio. bia.]

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