Mani pulite oggi l'ultimo atto di Enzo Biagi

Dopo 44 udienze finisce il processo Cusani: la sentenza a fine settimana Dopo 44 udienze finisce il processo Cusani: la sentenza a fine settimana Mani pulite, oggi l'ultimo atto Di Pietro, requisitoria telematica ON giudico, racconto quel che so», dice Enzo Biagi. In tv adesso racconta Tangentopoli, la Tangentopoli dello ieri più vicino, con Teardo e De Mico, e quella di oggi: Processo al processo è il titolo della trasmissione, quattro puntate di un'ora e tre quarti l'una in prima serata su Raiuno. Comincia questa sera alle 20,40. Biagi fa parlare politici, imprenditori, giudici. Ascolta De Benedetti e Romiti. Scruta Andreotti, De Lorenzo, Di Donato. Scova bustarelle che «viaggiano per il mondo di più di una nave di Salgari». «La prima immagine che si vede è una sedia - racconta Biagi -. Una sedia vuota. E' come se sopra ci fossi seduto anch'io, lì nell'aula del processo Cusani. Ci siamo seduti tutti: ogni italiano è complice, almeno come elettore. La prima Repubblica muore in tribunale con Di Pie- Sii»! PROPOSTA LEGA — ti; ebbene tutto questo non è un po' troppo, per un uomo solo? In procura spiegano adesso che nulla andrà disperso, che tutto quanto è stato detto potrà essere utilizzato, di volta in volta, quando gli «indagati in procedimento connesso» diventeranno imputati in prima persona. Nei processi che verranno. E così dicendo, «L'apiùil trdi C Ci sarà la diretta tv in un grande schermo grafici e diapositive A sinistra, Antonio Di Pietro Sopra, Sergio Cusani smentiscono quella sensazione di «chiusura del cantiere» che si respira in procura. «Non si chiude niente», continuano ad assicurare. E ricordano che oggi, mentre Di Pie¬ tro si misura nella requisitoria più importante, comincia l'udienza preliminare per le tangenti alla metropolitana milanese. Vicenda che vede coinvolto anche Aldo Moro, psdi, ex vicepresidente della Mm, che si è costituito ieri dopo una latitanza-record (il mandato di cattura risale al settembre '92) passata al sole di Santo Domingo. Susanna Marzolla «L'amarezza più grande il tradimento di Curtò» ruzzi in cui Gardini spiega il sistema delle tangenti... Ho visto Gardini venti giorni prima che morisse. "Vieni da me per un caffè", mi ha detto. Sono stato con lui due ore. Non avevo il minimo barlume di quel che sarebbe successo. Sua figlia mi ha detto: "Credo che papà volesse dirti addio"». Alla fine dell'inchiesta, quale conseguenza di Tangentopoli le appare più importante? «Hanno tolto agli italiani la speranza. Siamo diffidenti, non sappiamo dove guardare. E' ciò che ho colto. E oggi vedo grigio. "La situazione è grave ma non seria", ha detto qualcuno. Penso ai voltagabbana, agli opportunisti. Penso a certi giudici: Curtò, Carnevale... Provo grande amarezza. Io sono di una generazione che scriveva Patria con la maiuscola». Claudio Alta rocca

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