le rughe fanno tremare i vip

le pagelle le pagelle degli psicologi le rughe fanno tremare i vip «DeMichelis e Claudia Mori ipiù spaventati» Il vero elisir di giovinezza, secondo la presidente della federazione, Vera Slepoj, è la capacità di mutare, di evolversi, di riproporsi, di mantenere una progettualità positiva. La donna in questo è maestra: vedi Isabella Rossellini, definita dal pubblicitario Mario Mele, amministratore delegato della «M & C. S.»,«una quarantenne di trent'anni», tanto che la pubblicità dovrà riconsiderare presto o tardi la figura dell'anziano; vedi le quarantenni separate che non considerano più la loro vita finita, ma, anzi, sono capaci di trovare un nuovo amore più giovane, come annota l'avv. Annamaria Bernardini De Pace. Il sessuologo Willy Pasini identifica per l'emisfero femminile quattro categorie: le «affettive», cui consiglia di diventare nonne; le «intellettuali» per le quali è proprio questa l'età dell'oro; le «materialiste» cui dovrebbe bastare il piacere di una bella casa; e le «mistiche» che - come Rosy Bindi saltato a pie' pari il momento erotico, si pongono alla testa di movimenti sociali. Meglio così, perché lo stratagemma di Dorian Gray si ritorceva contro il protagonista: pugnalava il ritratto e a morire era invece lui stesso; per di più ricoprendosi di rughe all'istante. Mario Lollo ■VENEZIA L «vecchio che arretra» (in politica) invecchia pure male. Lo rivela un sondaggio della Federazione italiana psicologi: Gianni Demichelis è al primo posto in questa curiosa classifica, Bettino Craxi al quarto, Leoluca Orlando al quinto, Francesco Cossiga al decimo. Invecchia bene, invece, il «nuovo che avanza». Tante grazie, si potrebbe dire: l'avanzamento tonifica, rallenta il logoramento delle cellule. Piuttosto, chissà se Silvio Berlusconi sarà contento di sapere che gli psicologi lo inseriscono in graduatoria. Meglio di lui pare affrontino la senescenza il suo più recente ex amico, Indro Montanelli, e due dei suoi dipendenti alle reti Fininvest, Gianfranco Funari e Raimondo Vianello. Gli italiani hanno, dunque, paura di invecchiare? O, per dirla in modo più letterario, sono affetti dalla sindome di Dorian Gray, il giovane protagonista del romanzo di Oscar Wilde, ossessionato dall'idea, al punto da ottenere per sortilegio che l'invecchiamento avvenga soltanto sul proprio ritratto? Ebbene, il sortilegio succedaneo nel Paese degli spaghetti e dei mandolini si chiama vagabondaggio amoroso, partita di tennis con gli amici, perfino politica. La paura della Terza Età viene subito dopo quella della morte: i due assilli occupano nella testa degli italiani rispettivamente il 28 e il 20 per cento; terza la malattia, quarta la povertà, quinta la solitudine. Anche il futuro e il cambiamento incutono un certo terrore, per quanto limitato nell'insieme all'I 1 per cento. La paura d'invecchiare interessa prevalentemente le donne dall'adolescenza fino ai 45 anni. Poi, come dire, loro se ne fanno una ragione. E invece cominciano a tremare gli uomini, dai 45 ai 50 anni. Questo è dovuto anche al fatto che si dà molta importanza ai valori legati all'apparire. E che ci si fa quest'idea della vecchiaia: trascuratezza del corpo, eccessi alimentari, ipocondria, inattività, perdita delle relazioni sociali, consumo eccessivo di televisione. Molto dipende dai tempi che corrono, dove l'età media s'innalza eppure della giovinezza viene ingigantito il mito: dalla moda, dalla pubblicità, dalle trasmissioni tv, dalla stessa informazione. Alberto Contri, presidente dell'Assap, l'associazione delle agenzie di pubblicità, non ci trova nulla di strano, perché «la giovinezza fa sognare». Ma nella vecchiaia, almeno per compensazione, ci saranno pur dei valori? Eccoli: la salute, come sempre al primo posto, poi gli affetti familiari, la casa che è pur sempre una sicurezza, l'autonomia economica, la solidarietà e l'amore, lasciati però in fondo, come se non ci fosse troppo di che illudersi. I PROMOSSI PAOLA BORBONI è riuscita a mantenere la capacità di amare, ha fatto «investimenti affettivi» e continua a impegnarsi sulle scene 2] RITA LEVI MONTALCINI simbolo nazionale della capacità di rimanere in una professione di alto livello, ha mantenuto una continuità nell'impegno intellettuale e i suoi rapporti con l'esterno. 3] VIRNALISI simbolo di una bellezza che si mantiene con il passare degli anni, senza il ricorso ad artifizi chirurgici. 4] GIORGIO AMMANI grande personaggio della moda, ha mantenuto uno stile complessivo di coerenza, con grande garbo ed equilibrio I BOCCIATI OSANNI DE MICHELI! rappresentante di un vecchio modo di far politica da cui non è stato capace di uscire, paga anche il suo aspetto trasandato 2] CLAUDIA MORI a Sanremo ha dato la sensazione di non attuare il cambiamento, indecisa sul futuro e incapace di reinventarsi come persona e come personaggio 4] BETTINO CRAXI ha mantenuto un modo di gestire i rapporti con il mondo esterno tipico del sistema politico degli Anni Ottanta, senza adeguarsi alle novità LAURA ANTONELLI è uscita da una difficile storia giudiziaria, ma non ne ha approfittato per progettarsi un nuovo futuro EHI?' Un sondaggio svela i big della politica e dello spettacolo di fronte alla vecchiaia

Luoghi citati: Sanremo, Venezia