E' presto per giudicare ma non per stare all'erta di Alessandro Galante Garrone

Sentenza in Assise: a Gelli 17 anni per reati minori GALANTE GARRONE E presto per giudicare ma non per stare allerta DA vecchio magistrato quale ancora mi sento, non posso avventare giudizi sul fondamento di una sentenza della quale conosco soltanto il capo d'imputazione e il dispositivo finale, esclusa pertanto la motivazione: tanto più in una materia così delicata e grave. Ma qualcosa può e deve essere subito detto. Nei primi commenti, spesso esagitati, della sentenza, per ciò che riguarda la loggia P2 e Licio Gelli, ci sono state esagerazioni passionali, comprensibili ma lontanissime da una pacata valutazione giuridica. Lasciamo da parte, per carità, le insinuazioni politiche o le retoriche declamazioni. Il difensore di Licio Gelli, o esponenti di Rifondazione Comunista e della Rete di Orlando, o il giornalista Gustavo Selva, personalmente toccato dalle ben note vicende, sono usciti dal seminato, in queste prime ore dopo la notizia della sentenza. Dobbiamo prima di tutto attenerci, per il momento, a una doverosa cautela, come ha già fatto il pds. Questa non è che una sentenza di primo grado. Prima di trinciare giudizi, aspettiamo dunque la sua motivazione, e poi (dato che il pm ha già preannunciato il suo appello) la sentenza definitiva. In apparenza, anche Silvio Berlusconi ha professato una doverosa prudenza di apprezzamenti. Ma, se sono da reputarsi fedeli i dispacci di agenzia, egli si è lasciato sfuggire alcune dichiarazioni infelici: come quella che «evidentemente ^ìon c'erano gli estremi per emettere una sentenza diversa». Gli si deve rispondere che, allo stato degli atti, non abbiamo alcun diritto di affermare o escludere la sussistenza di quegli «estremi». E mi pare, inoltre, piuttosto ingenuo rimettersi, come egli fa, agli «storici» del futuro. Prima degli storici, altri giudici dovranno pronunciarsi in questa causa. Detto questo, non possiamo tacere una certa inquietudine che questa decisione ha suscitato in noi. Da anni ormai abbiamo avuto la possibilità di conoscere tutti gli elementi raccolti da una famosa Commissione parlamentare, e la precisa e documentata relazione di maggioranza, redatta dalla sua presidente Tina Anselmi, una delle persone più serie, oneste, coraggiose della nostra vita parlamentare. Siamo veramente ansiosi di sapere quali documenti e argomenti siano stati portati, dall'odierna sentenza, per infirmare o distruggere quella relazione. E infine, ci par di avvertire in questi giorni, attorno a noi, in un momento cosi serio, un affievolersi - ancora poco percettibile - della volontà di lottare contro i mali più gravi della nostra esistenza, come la mafia o la devastante corruzione. Le discussioni in corso sulle modifiche della legge sui pentiti, o certe reazioni di opinione contro l'azione rigorosa della magistratura, ci suonano come precisi segnali di allarme. Stiamo all'erta. Alessandro Galante Garrone ine^J

Persone citate: Galante Garrone, Gustavo Selva, Licio Gelli, Silvio Berlusconi, Tina Anselmi

Luoghi citati: La Loggia