Dossetti di M. O.

Dossetti Dossetti «Costituzione no ai blitz» BOLOGNA. «Occorre impedire a una maggioranza che non ha ricevuto alcun mandato al riguardo di mutare la nostra Costituzione. Altrimenti sarebbe un autentico colpo di Stato». In vista della ricorrenza della Liberazione, don Giuseppe Dossetti ha scelto di rompere il silenzio. In una lettera inviata al sindaco di Bologna Walter Vitali, in cui si scusa per non poter essere presente per motivi di salute alle celebrazioni del 25 Aprile, lancia un messaggio a tutti gli uomini di coscienza, invitandoli a formare ovunque, «dalle minime frazioni alle città», dei Comitati per difendere la Costituzione. Don Dossetti è stato uno dei padri della Carta Costituente. Partigiano, con il nome di battaglia di Benigno, nel dicembre del 1944 entrò a far parte del Cln di Reggio Emilia in rappresentanza della democrazia cristiana, diventandone presidente. Dopo la Liberazione, fu nominato vicesegretario nazionale della de, ma deluso dalla politica negli Anni 50 scelse la via della religione. Alle amministrative del '56 fu il candidato delle opposizioni contro il sindaco comunista di Bologna Giuseppe Dozza. Una battaglia aspra, da cui uscì sconfitto; l'ultima, prima di confermare la scelta monastica con la fondazione della «Piccola famiglia dell'Annunziata», [m. o.]

Persone citate: Dossetti, Giuseppe Dossetti, Giuseppe Dozza, Walter Vitali

Luoghi citati: Bologna, Reggio Emilia