Perla, Birba e Grama: ecco le auto-femmine

Perla, Birba e Grama; ecco le auto-femmine Perla, Birba e Grama; ecco le auto-femmine Disegnate per il Salone da Maggiora e dalla stilista Sanlorenzo L'auto è femmina. Dalla carrozzeria agli interni rifletterà il gusto dell'altra «metà del cielo». Parola di Bruno Maggiora che, per il 65° Salone dell'Automobile (dal 22 aprile al 1° maggio), ha realizzato tre prototipi interamente «arredati» dalla stilista piemontese Paola Sanlorenzo. Si tratta della Delta HF integrale (ribattezzata per l'occasione Perla), della 500 cabriolet, (detta Birba) e della Punto (chiamata Grama 2, cioè cattiva, grazie al fatto che vanta la meccanica aggressiva e scattante della Dedra integrale). Il restyling dei tre «gioiellini» comincia dai colori della carrozzeria, particolarissimi. Ottenuti con la collaborazione dell'azienda «Ppg» (anche questi, guarda caso, studiati da una donna). La Delta HF è color grigio perla profondo: frutto di varie tinteggiature a base di speciali pigmenti. La Birba è di un bell'oro ramato. La Grama 2, invece, è La stilista torinese Paola Sanlorenzo ha disegnato le tre auto (Delta HF, Punto e 500 cabriolet) pensate per le donne tinta melanzana. «Con simili nuances, di gusto smaccatamente femminile, ho pensato che gli interni della Delta-Perla, in morbida alcantara, dovevano ricordare l'ostrica. Quindi bicolori: rosa al centro e grigi all'esterno delle imbottiture. Insomma adatti a una donna moderna, ma sofisticata, e dinamica. Una quarantenne con le idee chiare, di personalità», racconta divertita Paola Sanlorenzo e aggiunge: «Per la 500-Birba, del carrozziere e di tutti i suoi operai di Chivasso a convincermi. La passione degli artigiani mi ha contagiato. Ho visto con quanta cura eseguono le lavorazioni per gli interni di certe auto "su misura", sono paragonabili agli stilisti dell'alta moda». Ma come è avvenuto l'incontro con Bruno Maggiora? «E' stato un amico a metterci in contatto, Alcide Paganelli, ex corridore automobilistico, ora collaboratore di Maggiora. Il carrozziere cercava il tocco di una stilista, Paganelli gli ha fatto il mio nome. Ci siamo incontrati, abbiamo parlato a lungo. Poi in un secondo tempo gli ho sottoposto le mie idee». A Maggiora sono piaciute. Nel giro di un mese, lavorando sodo, i modellisti li hanno realizzati. Dice Paola Sanlorenzo: «Speriamo che incontrino il gusto delle donne a cui queste auto si rivolgono con un pizzico di civetteria», [a. ama.] più sportiva e sbarazzina, sebbene grintosa, ho puntato sul giallo banana e sul blu. Mentre viola e biscotto sono le tinte della "Grama-Punto" una vettura graffiarne, da donna in carriera». Paola Sanlorenzo è al suo primo exploit nel settore automobilistico. «Questa esperienza mi ha fatto riflettere. Ho pensato per la prima volta a quali sono le esigenze di noi donne in automobile. Se dovessi suggerire una serie di optional mirati consiglierei, ad esempio, di inserire nell'abitacolo un pratico spazio per riporre, in piedi, l'acqua minerale. Poi cassetti e contenitori specifici per i soldi, gli scontrini dell'autostrada, le caramelle. Ma anche uno specchietto più duttile che ci permetta una ripassata veloce del trucco. Chi non si ritocca il maquillage in macchina?» Che cosa l'ha spinta ad accettare con curiosità questo nuovo impegno? «E' stato l'entusiasmo

Luoghi citati: Chivasso, Maggiora