Ferrari: 5° posto per Berger, 7° Larini di Cristiano Chiavegato

Ferrari: 5° posto per Berger, 7° Larini Ferrari: 5° posto per Berger, 7° Larini Lo hanno chiamato Gran Premio del Pacifico, ma ci sono tutte le premesse perché la gara non sia affatto tranquilla. Domani all'alba (per l'orario italiano, il via verrà dato alle 5,30) Senna e Schumacher si troveranno di fronte. 0 meglio contro. Non è in palio solo la vittoria nella seconda gara del Mondiale ma anche il prestigio di due piloti il cuii confronto diretto è ogni volta inevitabile. Da una parte il brasiliano che ha conquistato le platee negli anni passati nelle sue battaglie con Prost; un pilota di 34 anni, nella piena maturità, che ha già vinto tre titoli iridati. Dall'altra il giovane emergente, un freddo tedesco di 25 anni, spietato in pista, senza timori. Senna vuole restare sul trono. Ha voluto la Williams per avere la vettura migliore, punta a un altro successo. Per lui la sconfitta sarebbe pesantissima, una macchia nella carriera luminosa, talmente difficile da digerire da poter fare anche pensare ad un abbandono anticipato dell'attività. Schumacher invece desidera bruciare le tappe. Sa benissimo che deve approfittare dell'occasione. La sua Benetton al momento ha qualche piccolo vantaggio che potrebbe essere limato nelle prossime corse. Ma soprattutto c'è la grande rivalità fra due star, due primattori che per carattere e temperamento non sopportano di dividere fama e denaro con nessuno. Fra loro c'è stima, ma già si notano i primi gesti di stizza, l'insofferenza, quel non sopportarsi che è tipico quando un territorio è troppo stretto per due personaggi simili. Senna fra l'altro è assolutamente solo nella sua AIDA. Questi i tempi del primo turno di prove ufficiali sul circuito di Aida: 1. Senna (Williams) l'10"21, media 189,40 kmh; 2. Schumacher (Benetton) l'10"44; 3. Hill (Williams) l'10'77; 4. Hakkinen (McLaren) l'I 1"68; 5. Berger (Ferrari) l'll"74; 6. Brundle (McLaren) l'12"35; 7. Larini (Ferrari) l'12"37; 8. Barrichello (Jordan) l'12"40; 9. Verstappen (Benetton) l'12"55; 10. Frentzen (Sauber) l'12"686; 11. Morbidelli (Footwork) l'12"86; 12. Blundell (Tyrrell) l'13"01; 13. Katayama (Tyrrell) l'13"01; 14. Comas (Larrousse) l'13"ll; 15. Fittipaldi (Footwork) l'13"16; 16. Alboreto (Minardi) l'13"34; 17. Martini (Minardi) l'13"52; 18. Bernard (Ligier) l'13"61; 19. Wen- dlinger (Sauber) l'13"85; 20. Suzuki (Jordan) l'14"03; 21. Beretta (Larrousse) l'14"10; 22. Panis (Ligier) l'14"10; 23. Herbert (Lotus) l'14"53; 24. Lamy (Lotus) l'14"65; 25. Brabham (Simtek) l'14"94; 26. Gachot (Pacific) l'16"92. Non qualificati: Belmondo (Pacific) e Batzenbergr (Simtek). Si è appreso intanto che dopo essere tornata in FI fornendo i motori alla Sauber, la Mercedes debutterà anche in Formula Indy. La Casa tedesca ha annunciato che darà i nuovi propulsori 8 cilindri alla Penske (Fittipaldi, Tracy e Al Unser jr) per disputare già quest'anno la 500 Miglia. La Mercedes, con Umor, sta inoltre preparando una serie di motori per correre nel '95 in tutte le gare Usa. lotta: non può aspettarsi alcun aiuto dal compagno di squadra Damon Hill, il quale non vede l'ora di mettergli il bastone fra le ruote, per dimostrare di non esser solo un gregario. Così Ayrton nel primo turno di qualificazione ha dovuto superarsi per mettere le ruote davanti a quelle dell'avversario. Ha tirato al massimo, è andato persino sull'erba, fuori pista, rischiando tutto. Tanto per far capire che è lui il più forte. Ma per la corsa è tutto da giocare: «Sarà difficilissima, - dice Senna - con i rifornimenti di benzina e i cambi gomme. La mia vettura non è ancora perfetta. E qui non si sorpassa. Insomma una vera lotteria». Anche se nel secondo turno di prove cronometrate cambierà lo schieramento, i motivi dominanti saranno gli stessi. «Io sono fiducioso -, replica con un pizzico di presunzione Schumacher -. Fosso vincere ancora». Nel confronto per il primo posto, salvo clamorosi e imprevedibili capovolgimenti, non sem¬ contro i 279,100 di Schumacher) ma si perdono quando si tratta di girare il volante. «Berger ha fatto un piccolo errore - afferma Todt -, avrebbe potuto essere un mezzo secondo più veloce. Larini è stato bravissimo, è andato oltre le aspettative. Tuttavia questo non cambia i nostri problemi. Apparentemente abbiamo risolto quelli delle guarnizioni delle valvole, ma c'è ancora molto lavoro da fare. Per noi una gara molto difficile. Se potessi firmare prima sarei felice di un terzo posto e di due vetture a punteggio». «Anche a me - replica Berger piacerebbero questi piazzamenti. Però bisognerà fare i conti con molta gente». L'austriaco comunque non perde il buonumore. Ormai parla discretamente anche l'italiano. «Sarò perfetto il prossimo anno - dice ridendo -. Spero solamente di essere ancora alla Ferrari...». E' un presentimento? bra potersi inserire la Ferrari che si vedrà costretta a fare a meno di Jean Alesi non solo qui in Giappone ma anche per il GP di San Marino, in programma il 1° maggio a Imola. Le condizioni del francese sono molto migliorate ma il professor Saillant che lo ha visitato ieri a Parigi gli ha chiesto espressamente di non correre a Imola per evitare complicazioni. Ieri Berger ha strappato il 5° posto e Larini il 7°. Le vetture di Maranello continuano a mostrare limiti all'uscita delle curve, con il retrotreno che sembra scivolare, compromettendo tenuta di strada e trazione. Il male è talmente oscuro che persino i pareri in squadra sono diversi. Berger parla della sospensione e di qualcosa di meccanico che non funziona a dovere. Larini e il boss Jean Todt pensano invece a un'aerodinamica poco efficiente. Le Ferrari sono velocissime sul diritto (il toscano ha fatto registrare una punta massima di 297,500 kmh, Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Giappone, Imola, Maranello, Parigi, San Marino, Usa