Nei commerci scoppia la pace

A Marrakech accordo tra 122 Paesi: oltre 20 mila pagine di documenti A Marrakech accordo tra 122 Paesi: oltre 20 mila pagine di documenti ilei commerci scoppia la pace Chiuso il capitolo Gatt, cadono le barriere Il pil mondiale crescerà dello 0,5% l'export farà un balzo in avanti di 400.000 miliardi BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «Sette paia di scarpe ho consumato...» Il vecchio adagio popolare potrebbe essere dedicato agli sherpa dell'Uruguay round, il negoziato che, iniziato sette anni fa a Punta del Este, si è concluso ieri a Marrakech, in Marocco, con la firma dell'Atto finale. Cinquecento pagine di documenti, che arrivano a ventimila con allegati e protocolli tecnici, per 176 chilogrammi di carta: siglando questi documenti i ministri di 122 Paesi hanno di fatto scritto l'epitaffio per il Gatt, acronimo inglese dell'Accordo generale per il commercio e le tariffe. Al suo posto sorgerà, si spera entro il primo gennaio del '95, la nuova Organizzazione mondiale del commercio (Omc), che secondo Leon Brittan, negoziatore dell'Unione europea, dovrebbe stare «sullo stesso piano della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale». Nel tepore di Marrakech, tirata a lucido per l'occasione, i ministri hanno spianato in tre giorni gli ultimi ostacoli che ancora si frapponevano alla conclusione del «round». Brittan ed il negoziatore americano Mickey Kantor hanno finalmente raggiunto un accordo per la parziale apertura reciproca dei contratti pubblici: 50 milioni di dollari in più in commesse per le due parti. Ma la cosa più importante per gli europei è che per la prima volta 39 Stati, sette città e molte agenzie federali americane rinunceranno al sistema del «buy american». D'altra parte, la soluzione del contenzioso tra Francia e Germania sull'importazione delle banane è stata ieri rinviata a Bruxelles, in modo da evitare i minacciati veti incrociati alla firma dell'accordo generale. Vero è che tutti i Paesi dovranno ora ratificare l'intesa, ma come recita la dichiarazione comune, la firma di Marrakech apre «una nuova era nella cooperazione economica mondiale». Gli effetti, tanto più in una fase economica ancora incerta, saranno assai benvenuti. Secondo le stime il Pil mondiale crescerà dello 0,5% annuo, le esportazioni dello 0,8%, ed il reddito commerciale com- plessivo farà un balzo in avanti di 235 miliardi di dollari. La nuova Omc gestirà tutte le intese, ma anche tutte le controversie tra i Paesi aderenti, che a loro volta uniformeranno le proprie legislazioni, rinunciando a misure unilaterali di ritorsione. Quanto alle tariffe, le barriere per i prodotti industriali scenderanno in media del 38%; quelle per i tessili verranno completamente smantellate da qui al 2005, e quelle agricole scenderanno in sei anni del 36% per i Paesi industrializzati, del 24% per quelli in via di sviluppo, mentre contemporaneamente scenderanno del 36% in valore i sussidi all'export. Negli accordi generali hanno fatto il loro ingresso l'enorme settore dei servizi (mille miliardi di dollari l'anno), la proprietà intellettuale e la protezione dell'ambiente, mentre per Tanti-dumping sono state fissate nuove, più severe regole. «Non ci sono stati vinti e vincitori - ha detto il segretario generale del Gatt Peter Sutherland - il risultato finale è di grande equilibrio». Ma il problema vero è ora far funzionare gli accordi e la Omc: «sarà tanto difficile quanto lo è stato il negoziato», dice il vice di Kantor, Rufus Yerxa, e non ha torto. Servizi finanziari, cantieri navali e acciaio sono rimasti fuori dall'accordo, così come una richiesta euro-americana che sicuramente porterà a forti tensioni con il Terzo mondo: tener conto dei diritti dei lavoratori nella determinazione del dumping. Fabio Squillante DENARO E SALARI Per Scognamiglio la decisione di non seguire subito UN UNA RIVOLUZIONE BN SETTE PUNTI . SERVIZI a .L'enormecomparto {1000miliardi di Pdollari) fa il suo Ingresso nell'orbita del Gatt. Entra in gioco anchf quija clausola della «nazione più favorfli»f con ^possibilità per i singoli Paesi di richiedere ^deroghe nelle aree in cuijfiòn si è ancora raggiunta un'intesa.<c" rcaso del settore audiovisivo e dei servizi finanziari. MERCI INDUSTRIALI Le barriere tariffarti risulteranno subito ridotte mediamente dèi 38% MARRAKECH. La storia dell'Uruguay round che si è chiusa ieri era iniziata il 20 settembre 1986, quando a Punta del Este, località balneare sulla costa atlantica sudamericana, si riunivano 105 delegati governativi, intenzionati a dare una svolta alla liberalizzazione del commercio mondiale. Eccone le tappe principali 20 dicembre 1991 : Dunkel traccia una bozza di atto finale, riassumendo gli accordi sinora raggiunti. 13 gennaio 1992: le reazioni non sono tutte positive. Molti Paesi accettano di proseguire sulla strada intrapresa, ma la Cee dichiara che l'accordo agricolo è inaccettabile; si tratta anche su telecomunicazioni e servizi commerciali. 22 maggio 1992: la Cee raggiunge un accordo di riforma della sua politica agricola comune. 20 novembre 1992: a Blair House Usa e Cee raggiungono un'intesa sulla politica agricola, compreso il settore dei semi oleaginosi. Si spinge per un accordo formale entro l'anno. 8 giugno 1993: la Francia accetta l'accordo sui semi oleaginosi ma chiede la ridiscussione dell'intesa di Blair House. 1 luglio 1993: Arthur Dunkel lascia il Gatt e viene sostituito dall'irlandese Pether Sutherland. 7 luglio 1993: al G7 di Tokyo i ministri della quadrilaterale (Usa, Canada, Giappone e Unione europea) annunciano un accordo sostanziale. 15 dicembre 1993: a Ginevra la Tnc (organo decisionale del Gatt) raggiunge l'intesa finale. 15 aprile 1994: vertice ministeriale di Marrakech. I ministri sottoscrivono l'atto finale e la transizione dal Gatt alla Wto (organizzazione del commercio mondiale). ^^ - TESSILE f E' ll il èh f E' smantellato il voèchio accordo multifibre.invigóre da oltre 20 anni. L'integratone avverrà in 4 tappe: entrò il primo gennaio 1995 ogni Paese liberalizzerà urta quota'ÓHnterscambio pari al 16% delTOlumelotale dell'import 1990; nel '98 verrà liberalizzata un'altra quota aggiuntiva del 17%; nel 2002 altro aumento del 18%; dal primo gennaio 2005 l'intero settore sarà liberalizzato. AERONAUTICA E ACCIAIO Le parti si sprip impegnate a negoziare ^ entro l'anno due trattiti internazionali per inglobare i seriori nel processo di liberalizzazione. ' . '■ «. ANTIDUMPING , - Le sanzioni cadranno dopo 5 anni dalla )0 data dell'imposizione, e ci sarà annullamento automatico se il margine di dumping risulterà inferiore al 2% rispetto al prezzo di esportazione del prodotto, oppure se il volume delle importazioni è talmente ridotto da recare danni limitati al Paese. PRODOTTI AGRICOLI APPALTI PUBBLICI Saranno aperti alla reciproca concorrenza i mercati americano ed europeo delle commesse elettriche e di quelle statali e delle amministrazioni locali, con benefici per circa 200 milioni di dollari. Il trattato prevede che entro setartnl le tariffe agricole scendano del36% per i Paesi industrializzati e del 24%!per i Pvs. Scendono anche i sussidi all'export, del 36% in valore e del 21% in quantità, sulla base del livello '86-90.