Ti lascio un video-papà di Osvaldo Guerrieri

Ti lascio un video-papà Ti lascio un video-papà «My Life», lacrime con Michael Keaton Ifilm sui malati gravi condannati in breve tempo a morire si dividono in duo categorie: quelli profondamente sentiti, dolorosi, pudichi, intensamente sinceri e commoventi, a esempio «Daddy Nostalgie» di Bertrand Tavernier; e quelli che usano la drammaticità terminale e l'incombente fantasma della fine per strappare lacrime al pubblico, con effetti di melensaggine e cinismo sfioranti talvolta l'oscenità sentimentale e culturale. «My Life» appartiene alla seconda categoria. Michael Keaton, giovane, brillante, innamorato della moglie Nicole Kidman che aspetta il primo bambino, ricco, riuscito nella sua professione di esperto di pubbliche relazioni, felice, viene improvvisamente a sapere d'es¬ Grazia Scuccimarra sere condannato a morte da un tumore ai reni e ai polmoni, d'avere soltanto tre, quattro mesi di vita. Si ribella alla malattia, prova a ignorarla, si ripete «Vincerò io», non sopporta l'idea di non poter arrivare a vedere suo figlio. Per farsi conoscere da lui, per istruirlo nelle cose della vita, comincia a registrare con la videocamera ricordi del passato, racconti della propria infanzia, facce e voci dei propri genitori, dei parenti e della casa d'origine, avvenimenti domestici, insegnamenti pratici, lettura di fiabe: al piccolo che deve nascere vuol lasciare una sorta di padre suppletivo, un videopapà in cassette. Riuscirà a vedere il bambino, a stare un poco con lui: intanto ha conosciuto se stesso, ha riflettuto sulla propria vita prima di lasciarla, e muore più sereno. Almeno una trentina di volte risuonano le classiche battute «Ti voglio bene», «Anch'io te ne voglio»; il sentimentalismo più stucchevole cancella ogni tragicità e nobiltà del dolore; fioccano le sentenze falsamente dense ed eloquenti («Morire è un modo drastico per capire la vita»); compaiono il Circo e il Luna Park, sempre segni bruttissimi di poeticismo; il film è illuminato soltanto dalla grande bellezza di Nicole Kidman. [1. t.] MY LIFE di Bruce Joel Rubin con Michael Keaton, Nicole Kidman Haing S. Ngor, Michael Costantine Rebecca Schull. Drammatico Usa 1993 Al Charlie Chaplin 1, Etoile di Torino; Mignon di Milano; Ariston di Roma Osvaldo Guerrieri

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino, Usa