«Due nomi di oggi? Citati e Galasso. Chissà come votano?» di Mario Baudino

«Due nomi di oggi? Citati e Galasso. Chissà come votano?» «Due nomi di oggi? Citati e Galasso. Chissà come votano?» già germanica che dicevano: per carità, non bisogna parlare di Dumézil», e cioè del grande antropologo francese che aveva nel suo passato scelte politiche filonaziste. «Se avessi dato retta a chi mi diceva di lasciar perdere Dumézil non capirei quella che lui chiamava la "magia della verità". E' un grandissimo autore, che può aver avuto simpatie politiche odiose. Ma i suoi libri restano». Però, dicendo questo, lei accetta implicitamente che esista una cultura di sinistra. «Mah, prima in Italia esisteva una gerarchia culturale di destra. Poi è ovvio che si siano ribaltati i ruoli...». Quindi non è possibile, nemmeno per lei, tirarsi completamente fuori da questa controversia. «Forse non si può far nulla. Bisogna sopportare». E allora insistiamo. Lei non riconosce ima distinzione fra destra e sinistra. Ma fra i suoi autori non c'è, ad esempio, un Bertolt Brecht... «Non è mica da buttare via...». Che cosa le interessa veramente, oggi, in Italia? «Cocullo...». Prego? «Un paesino dell'Abruzzo dove c'è ancora il culto dei serpenti...». Via, parliamo di libri. Nello Stupore infantile viene citato anche Evola (a proposito del matriarcato) con una frase lapidaria a proposito di un articolo del '42: «Si inorridisce al preludio». Destra o sinistra, lei in questo libro esplora con la massima libertà, senza complessi o paure. Ma non parla quasi di contemporanei. E mai di italiani. «Infatti è imbarazzante citare i contemporanei». Due nomi almeno. «Beh, Citati e Calasso, che non so per quali parti politiche votino». Mario Baudino

Persone citate: Bertolt Brecht, Calasso, Citati, Evola, Galasso

Luoghi citati: Abruzzo, Cocullo, Italia