Toscani-Benetton divorala in vista

L'art director contesta l'amministratore delegato del gruppo: tra noi due, uno è di troppo L'art director contesta l'amministratore delegato del gruppo: tra noi due, uno è di troppo Toscani-Benetton, divorala in vista Il fotografo: non prendo ordini da un manager E Palmeri che c'entra? «Palmeri è una persona se vuole troppo classica, ragiona con schemi fissi, e si intromette a sproposito. Ma il mio giocattolo non può essere rotto. Intendiamoci, l'amministratore delegato non ha mosso alcuna contestazione alle ultime campagne di comunicazione, come quella col soldato della Bosnia. Non è questo il punto, è proprio una questione di poteri decisionali che nel mondo dell'industria si spostano forse troppo velocemente per chi ha una mentalità solo manageriale». Quindi... «Alla Benetton siamo molto avanzati come struttura, siamo un'azienda leader nel mondo per capacità di innovazione interna, abbiamo dieci anni di vantaggio sugli altri. E forse per questo scoppiano dissidi come quello tra me e Palmeri, che oggi possono risultare poco comprensibili. Ma se lavorassi per la Fiat, queste stesse cose, all'occorrenza, le direi a Romiti». Accanto, Oliviero Toscani A sinistra, un celebre manifesto Benetton: il prete che bacia la suora

Persone citate: Oliviero Toscani, Palmeri