«Chiedere un bacio non è reato»

Arezzo, il pretore ha assolto un cinquantenne denunciato da una turista straniera Arezzo, il pretore ha assolto un cinquantenne denunciato da una turista straniera «Chiedere un bacio non è reato» Chiedere un bacio non è reato: lo ha s Potenza: inflitti otto mesi a un commerciante ancito un pretore della Toscana Il giudice: gesto condannabile solo moralmente L'imputato eragià stato assolto in primo grado AREZZO. Il pretore di Cortona, cittadina in provincia di Arezzo, ha emesso una sentenza che riabilita in pieno i tanto vituperati «dongiovanni». Tartassati dalle femministe, derisi dalle donne in carriera, denunciati dalle «pasionarie» che hanno dichiarato guerra alle molestie sessuali verbali, i dongiovanni si vedono ora riconosciuto un ruolo tutt' altro che disonorevole. Il dongiovanni non è un volgare molestatore bensì un raffinato intenditore del fascino femminile. Uno che al fascino sa anzi rendere omaggio. Suona così il significato dell'assoluzione toccata per la seconda volta a un cinquantenne di Mercata di Cortona. Era stato denunciato nel 1991 per molestie, petulanza, disturbo. Il signor Guido Mammoli, così si chiama l'ex imputato, in quell'estate di tre anni fa fu investito da un'improvvisa ondata di galanteria. Obiettivo: una bella ragazza francese, Madeleine Gauchat, tutta presa però dalle meraviglie medioevali e rinascimentali della città più che dal fascino del latin lover. Mammoli ovviamente non se ne accorse, tanto che la tempestò di complimenti fino a che, nel timore di non essere stato abbastanza convincente, le chiese un bacio. Ma l'atteggiamento dell'uomo non fu giudicato dall'avvenente ragazza francese come una semplice galanteria. Anzi, suscitò una reazione ben diversa, che certamente il Mammoli non aveva previsto. Infatti Madeleine Gauchat presentò immediatamente una denuncia per molestie, petulanza e disturbo. E per farlo la bella Madeleine non badò a spese e perdite di tempo: si cercò un avvocato incaricandolo di redigere nel modo migliore la denuncia nei confronti dell'invadente toscano. Mammoli fu quindi processato una prima volta: gli andò bene. Il pretore Marco Cocchi sentenziò che «il fatto non costituisce reato». E spiegò: «Sotto il profilo morale, forse, quel comportamento potrà anche essere censurabile, ma non ha certo causato il turbamento che la ragazza vuol far credere». Il giudice istruttore però non condivise il parere del collega. Impugnò la sentenza e ricorse in appello. Di molestie secondo lui si trattava e di molestie Mammoli doveva tornare a rispondere. Così è stato. Ieri mattina il dongiovanni di Mercata di Cortona è tornato alla sbarra. Il dibattimento si è svolto attorno al dubbio cruciale: bisogna considerare molestia tutti i complimenti che vengono rivolti alle donne? E quando diventa molestia o disturbo un apprezzamento rivolto a una donna che cammina per strada? Mammoli, per la verità, non si era limitato a un semplice complimento, aveva fatto una precisa richiesta: «Signorina, mi dà un bacio?». Semplici parole, nessun gesto. Il pretore, alla luce di questo, non se l'è sentita di condannare il vispo cinquantenne. «Le avances di un dongiovanni non possono trasformare un fatto in reato - ha commentato il magistrato -: se dovessimo giudicare tutti coloro che si cimentano in complimenti alle belle donne saremmo costretti a bloccare la giustizia per occuparci solo di loro». Donatella Bartolini

Persone citate: Donatella Bartolini, Guido Mammoli, Madeleine Gauchat, Mammoli

Luoghi citati: Arezzo, Cortona, Potenza, Toscana