CHERUBINI, L'UOMO CHE FU JOVANOTTI

CHERUBINI, L'UOMO CHE FU JOVANOTTI CHERUBINI, L'UOMO CHE FU JOVANOTTI Arriva in concerto il 20 aprile con i brani dell'album «Lorenzo '94» LORENZO Cherubini, l'uomo che fu Jovanotti, arriva al Palasport mercoledì 20. Forte di una credibilità imprevedibile per uno che - pochi anni fa - era vittima di coretti irridenti in occasione dei concerti rock: era diventato un simpatico rito, per i kids in attesa di Vasco Rossi o dei Pink Floyd, scandire slogan anti-Jovanotti. Quegli stessi pubblici o suppergiù - ora riconoscono nel ventisettenne Cherubini un compagno di strada. Che magari ha sbagliato, che forse non è da considerare fra i duri e puri, e purtuttavia merita se non il massimo, almeno un minimo di rispetto. Il ragazzo Jovanotti ha scelto la strada dell'impegno, e senza rinnegare «E' qui la festa» ha prodotto un paio di album l'ultimo, «Lorenzo '94» è un annunciato successo - dove il rap edulcorato dell'era Cecchetto si irrobustisce con testi all'arrabbiata se non proprio arrabbiatissimi, e indubbie migliorie lessicali e musicali. Il tutto arricchito, nel tour che approda il 20 aprile a Torino, da una presenza scenica convincente, e da allestimenti non banali. Però... Chissà, forse il generoso Jovanotti è arrivato a certe scelte fuori tempo: in Italia, in questa Italia, rischia di essere in minoranza, oggi che le masse giova- 1 nili forzitaliste potrebbero trovare vati più consoni negli 883 e in Fiorello. Il concerto al Palasport comincia alle 21. E' organizzato da Metropolis e Radio Veronica One. Il biglietto costa 33 mila lire compresa prevendita, e si può acquistare da Rock & Folk, Maschio, Box Office Ricordi, Poma, Discolò, New My Music, Disco Shopping, Hot Point, Vi- deomusic, Radio Veronica One, Dischetto, Master Sound, Birreria Marconi, Musica E' (Rivoli), Disco Shop (Settimo), Top Video Music (Ciriè), Magic Bus (Pinerolo), Discostar (Grugliasco). Radio Alfa Canavese (Cuorgné), Radio Mathi 3 (Mathi), Radio Orizzonte (Avigliana), Rock Line (Leinì). Jovanotti durante un incontro con un gruppo di giovani nelfebbraio scorso a Torino Gabriele Ferraris PROSEGUE - con qualche contrattempo - la rassegna «Folk al Regio». Contrattempo è stato, ad esempio, il rinvio del concerto di Roberto Ciotti, il mese scorso, causato da un'indisposizione del musicista. Poco male: il pubblico del blues è paziente, e venerdì 15 sarà ricompensato dall'esibizione del chitarrista, accompagnato da Michael Brill al basso, Alessandro Chessa alla batteria, Luciano Gargiulo alle tastiere. Il concerto si tiene al Piccolo Regio, s'inizia alle 21 e il biglietto costa 25 mila lire. Ciotti, dopo gli esordi nel gruppo jazz-rock Blue Morning (nel quale militava anche Maurizio Giammarco, oggi celebre sassofonista jazz), ha lavorato come orchestrale di De Gregori e Bennato, per poi sposare in pieno la causa del blues: nell'80 apriva i concerti di Bob Marley a Torino e Milano, poi affrontava tournée con mammasantissima quali Matt Guitar Murphy (quello dei Blues Brothers), il batterista dei Cream Ginger Baker, l'organista Brian Auper. Il prossimo appuntamento con il folk al Piccolo Regio è per venerdì 22, quando saranno di scena i Pentangle, la grande band inglese che si ripresenta con una formazione d'alto pregio: dei «padri fondatori» ci saranno Bert Jansch e Jaqui McShee. L'intera rassegna è organizzata dal Folk Club-Centro Cultura Popolare. Segnaliamo inoltre che l'associazione da qualche tempo cura un programma di musica tradizionale a Radio Torino Popolare, in onda ogni martedì alle 22 (e domenica alle 14) sui 97.00 Mhz.