Bufera sull'ospedale del Papa

Roma, accuse di abuso d'ufficio anche per il rettore dell'università cattolica del Sacro Cuore Roma, accuse di abuso d'ufficio anche per il rettore dell'università cattolica del Sacro Cuore Bufera sull'ospedale del Pupa Diagnosi errate, 5 medici nei guai ROMA. Un altro capitolo si aggiuge al «libro nero» della malasanità della capitale. Con sei richieste di rinvìi a giudizio, per il rettore dell'Università Cattolica e per cinque medici dell'Istituto di anatomia patologica, si riapre lo scandalo delle diagnosi di tumori sbagliate che due anni fa scoppiò al policlinico Gemelli, l'ospedale dove è stato ricoverato più volte il Papa. Allora fu un ricercatore dell'Istituto, Giulio Bigoi a denunciare il caso. Il provvedimento della magistratura, emesso dal pm Maria Cordova, è stato firmato a conclusione di un'inchiesta su presunti abusi che sarebbero stati commessi per evitare che gli «episodi» delle diagnosi errate venisse rese pubbliche e denunciate all'autorità giudiziaria. Bigotti, poi sarebbe stato vittima di ritorsioni da parte dei medici che aveva denunciato. Anche il Codacons è sceso in campo contro l'Università Cattolica accusando i medici del policlinico Gemelli di aver tentato di corrompere i parenti di alcuni malati, per impedire che venissero resi noti gli errori sulle diagnosi. Il pm Cordova ha ipotizzato i reati di concorso in abuso d'ufficio e inosservanza dei provvedimenti dell'autorità nei confronti dei professori Adriano Bausola, Arnaldo Capelli, Mauro Piantelli, Fabio Maria Vec¬ chio, Libero Lauriola. A un altro professore, Maurizio Maurizi, viene contestato il reato di istigazione alla corruzione. Avrebbe offerto a Bigotti un incarico di professore in un'altra università per indurlo a omettere il controllo dell'attività diagnostica nell'Istituto, ed evitare così lascoperta di altri eventuali errori oltre a quelli denunciati. Il rettore dell'Università, Adriano Bausola deve rispondere del reato di abuso d'ufficio solo per aver autorizzato il primario Arnaldo Capelli (già coinvolto in un altro procedimento riguardante errori di diagnosi) a «continuare ad abusare del proprio ufficio». Capelli fu infatti chiamato in causa tempo fa dopo la morte di una bambina di nove anni, A. D., alla quale era stato diagnosticato un tumore benigno alla vescica. Il male invece era maligno e la bambina è morta poco dopo tra atroci sofferenze. Una commissione di periti nominata dal giudice delle indagini preliminari ha accertato che A.D. con cure chemioterapiche avrebbe vissuto più a lungo. Accuse pesanti, dunque, che gettano un'ombra su una delle strutture sanitarie portata spesso a modello di efficienza nella capitale. Dal policlinico Gemelli, dopo la notizia della richiesta di rinvio a giudizio, sono giunte, immediate, smentite e precisazio- ni. «Per quanto concerne il Rettore - sottolinea una nota diffusa dall'Università Cattolica - la richiesta di rinvio a giudizio riguarda il reato di abuso: il rettore afferma l'assoluta inesistenza del fatto. La lettura degli atti consente anche di escludere il coinvolgimento del titolare della cattedra di Otorinolaringoiatria, professor Maurizi, da ipotesi di tentativo di corruzione, in ogni caso a lui solo contestata». Secondo la versione dell'Uni- In basso a sinistra un'immagine del «Gemelli». A fianco, il rettore Adriano Bausola e il pm Maria Cordova

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