Dalla Chiesa contro Orlando
Dalla Chiesa contro Orlando Dalla Chiesa contro Orlando MILANO. Nando Dalla Chiesa se ne va dalla Rete e riparte da Milano per costruire «un soggetto politico» che dia voce a chi nel polo progressista, «non si riconosce nella tradizione comunista». Le ragioni del dissenso, «politico e non personale, l'amicizia è intatta» sono legate alla decisione di accelerare la costruzione del Partito Democratico «intensificando i rapporti con il Partito Popolare». Leoluca Orlando, commenta: «Esprimo il mio dolore perla scelta di Nando Dalla Chiesa di abbandonare il comune impegno politico. La Rete andrà avanti per costruire, partendo dalle città, risposte concrete a domande concrete, continuando a dare gambe alla speranza di milioni di italiani e avviando la costruzione di un grande partito democratico. Con Nando Dalla Chiesa i valori di riferimento sono stati per tanti bellissimi anni valori comuni. Quei valori sono e resteranno comuni anche in futuro». [Agii che la «soluzione trovata è ottima, molto positiva, molto interessante». Ma ieri sera, subito dopo aver parlato all'assemblea del Pupetta, Occhetto si è sfogato nel retropalco. Alla sua compagna di partito Fulvia Bandoli che protestava per l'affossamento dell'ipotesi federativa, Occhetto ha risposto: «Ma che vuoi da me? Rivolgiti a D'Alema...». Da una settimana la questione gruppo-unico dilaniava i sette partiti che alle elezioni si erano presentati sotto il simbolo dei «progressisti». A parte Rifondazione che si era tirata sùbito fuori, gli altri (a parole) proclamavano tutti «l'indispensabilità» del gruppo unico. A parole, perché
Persone citate: D'alema, Dalla Chiesa, Fulvia Bandoli, Leoluca Orlando, Nando Dalla Chiesa, Occhetto
Luoghi citati: Milano
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