Sabato 23 aprile, il sindaco e tutta la maggioranza a Bussolino di Gassino Comune verifica con barbecue di Luciano Borghesan

Sabato 23 aprile, il sindaco e tutta la maggioranza a Bussolino di Gassino Sabato 23 aprile, il sindaco e tutta la maggioranza a Bussolino di Gassino Comune, verifica con barbecue Servirà a fare il punto sull'attività dei prossimi mesi Le voci di dissenso dopo le elezioni? «Sono chiacchiere» Signor sindaco, l'amministratore delegato della Fiat, Cesare Romiti, insiste: farà questo viaggetto a Lione? «Anche io mi ripeto: ci sono già stato a Lione, e sono stato a Lille, Anversa, Lisbona. A Bruxelles andrò anche domani (ndr, oggi) per tessere rapporti con i sindaci delle grandi città europee». Parlare di Lione è un modo per dire, come Romiti ha ribadito nell'intervista di ieri a La Stampa, che Torino non può più vivere solo di auto, deve darsi da fare. Il manager della Fiat sostiene che bisogna riconquistare «qualche eccellenza perduta». «Sono d'accordo. Torino deve riconquistare alcuni poli d'eccezione. Ma il nostro futuro deve riguardare tutta la città. Non possiamo essere solo noi a doverci mobilitare». Nemmeno fare da guida? «Questo lo stiamo facendo. In tutti gli incontri con gli operatori economici ho chiesto collaborazione. La spinta, la voce di Torino al governo centrale deve arrivare da tutti. Bisognerà che ognuno faccia la propria parte: i giornali, le tv, i parlamentari». Propone una battaglia corale? «Sì, prima una battaglia civile per ottenere, su programmi e richieste precisi, l'attenzione dovuta, e se non l'avremo sarò pronto a proporre forme di protesta, di lotta. Ma dietro ci deve essere la città». Verifica intorno al barbecue nella maggioranza che sostiene il sindaco Castellani. Avverrà il 23 aprile dalle 9 alle 19 nella cornice primaverile di un centro agri-turistico a Bussolino di Gassino, su quella «collina fiorita» della prima cintura, che piace al Verde Silvio Viale, uno degli organizzatori del meeting con i capigruppo di Alleanza per Torino, Mauro Marino, e del pds Chiara Acciarini. Ci saranno sindaco e assessori, ci saranno i 30 consiglieri che, con Castellani, hanno vinto le elezioni amministrative del giugno '93.1 lavori saranno divisi in due tranche: quella collettiva durante la quale avverrà il primo confronto generale e quella per gruppi di lavoro su temi specifici. Per non pesare sulle Finanze pubbliche ognuno pagherà una quota tra le 30 e le 35 mila lire. 114 consiglieri IL SINDACO E ROMIf I Centralinista cieco delle Molinette ha patteggiato un anno per abuso del pds - dice il segretario Chiamparino - stanno meditando di fare un viaggio collettivo, su un pullman che potrà essere utilizzato da chi lo vorrà: appuntamento (ancora indicativo) alle 8,30 davanti al Municipio. Coloro che preferiranno arrivare a Bussolino con l'auto avranno a disposizione una mappa. A Palazzo Civico nessuno vuole sentire la parola «verifica». Ma, nel discuterne, molti ammettono che il confronto nella maggioranza, dopo le elezioni choc, è necessario. «Ha vinto la destra - afferma Beppe Lodi, consigliere repubblicano Castellani invita a mobilitarsi e propone una battaglia corale «La città ha sempre solo dato» Valentino Castellani risponde a Cesare Romiti «A Lione sono già andato, ci tornerò» eletto in Sala Rossa con più di seimila preferenze nella lista di Alleanza per Torino - e i risultati delle recenti politiche devono servire da monito». Per Lodi il sindaco, se ha recepito il messaggio uscito dalle urne, dovrà aprire e dare più spazio alle forze moderate che lo sostengono. L'ex assessore del pri nella corsa al voto di marzo era candidato nel Patto Segni, movimento nel quale si riconosce anche l'ex sindaco Giovanna Cattaneo, la quale però non è proprio sulla stessa lunghezza d'onda di Lodi: «Abbiamo ricevuto un mandato dai torinesi, continueremo a rispettarlo». Quindi lealtà comunque al sindaco e alla maggioranza. Una lealtà nella quale crede pure Mauro Marino che, .in sintonia con Giovanna», annuncia: «Nell'incontro di sabato 23 dovremo certamente verificare a che punto è l'attuazione del programma concordato. Senza drammi. Ma i risultati delle elezioni politiche non possono interferire con il lavoro della giunta, alla quale siamo fedeli, a meno che vengano cambiate le carte in tavola con aperture all'estrema sinistra (Rete e Rifondazione comunista) che tuttavia al momento non sono pensabili». Giovanna Cattaneo: abbiamo ricevuto un mandato dai torinesi, continueremo a rispettarlo La decisione di questo vertice di primavera era nell'aria da tempo. L'avevano annunciato i malumori di corridoio contro alcuni assessori, considerati «più deboli» rispetto ad altri. Il sindaco però non aveva mai accettato il pettegolezzo. L'ha detto anche ieri, durante la riunione dei capigruppo di maggioranza, mentre dal Coreco arrivava una nuova richiesta di chiarimenti com'era avvenuto per il piano regolatore. Questa volta il Comitato di controllo ha bloccato il bilancio. Vuole spiegazioni sui fondi che il Comune ha avuto dall'Azienda elettrica, utilizzati per far tornare i conti. Al vertice saranno affrontati anche questi problemi: «Per rendere trasparente al massimo l'attività amministrativa». Giuseppe Sangiorgio Dicono che siete una giunta di professori: tante riflessioni, pochi fatti. «Riflettere è un pregio. Ma abbiamo anche un buon elenco di cose fatte, abbiamo approvato il piano regolatore, risistemato i bilanci, siamo pronti a intervenire sul traffico e sui parcheggi se le leggi lo consentono». Farà contento Romiti, ritornando a Lione? «Lione è un buon punto di riferimento, ma è differente da Torino, non ha la storia di un'unica grossa unità produttiva, non è neanche mai stata capitale». Si deve cambiare cultura? «Ci vogliono anni per togliere la mentalità-dipendente, quella che io chiamo la stanzialità dei torinesi». Quella dei premi fedeltà? del lavoro per tutta la vita? «A differenza di Milano qui sono valori, che io apprezzo. Non bastano più. Ci aspetta un cammino nuovo. Iniziamolo». Luciano Borghesan