La destra non sfonda nelle fabbriche: per le Rsu i lavoratori scelgono Cgil, Cisl e Uil «Voto Lega ma resto con Trentin» di Gian Carlo Fossi

La destra non sfonda nelle fabbriche: per le Rsu i lavoratori scelgono Cgil, Cisl e Uil La destra non sfonda nelle fabbriche: per le Rsu i lavoratori scelgono Cgil, Cisl e Uil «Voto Lega, mg resto con Trentin» Sergio D'Antoni segretario generale della Cisl tale fiducia nella continuità del consenso espresso dai lavoratori, anche se articolato: quasi totale nell'industria, elevato in IL FISCO TUA VECCH GALLO «Lotta all'evasione» ROMA. Giro di vite del ministero delle Finanze nella lotta agli evasori: il ministro Franco Gallo prima di lasciare il dicastero di Viale Europa ha inviato una direttiva agli uffici sull'attività di verifica e di accertamento dell'amministrazione per rendere più efficace la lotta agli evasori. In particolare Gallo sollecita gli uffici ad utilizzare i primi elementi sugli studi di settore già elaborati che consentono di ricostruire attraverso il metodo del controllo indiretto i ricavi e il reddito delle categorie interessate. E alla Cisnal che tende la mano ai confederali, Larizza e Morese rispondono «No grazie, nessuna furbizia: la rappresentatività si guadagna nelle aziende» agricoltura, di gran lunga prevalente nei servizi, variegato nel pubblico impiego. Comunque, non vedo crisi né di identità, né di fiducia nel rapporto fra le tre confederazioni e i lavoratori». Si tratta, in realtà, di un piccolo campione di aziende e lavoratori, ma certamente significativo: 151 mila 462 votanti (78%) su 192 mila aventi diritto nei settori ferroviario, alimentare, chimico, commerciale, edile, dell'informazione, meccanico, petrolifero, tessile, autoferrotranviario, dei servizi pubblici. Nelle ferrovie il 39,7% IO E NUOVO BELLI! A «Devono pagare tutti» ROMA. «Se qualcuno vuole abbassare le aliquote deve pure cominciare a pensare a come si può fare a far pagare gli evasori». Lo ha detto il segretario generale del ministero delle Finanze, Giovanni Billia: «L'Enel è stato il primo che ha fatto una sorta di censimento visto che censiva i cantieri edili. Da questo il sistema si è evoluto diventando un sistema cablato. Attualmente il censimento della banca dati del fìsco ha fatto rilevare che su 20 milioni di cartoline controllate circa 5-6 milioni non sono ancora arrivate». dei voti è andato alla Cgil, il 25,2% alla Cisl, il 14,2% alla Uil, il 20,9% ad altri. Altri dati: Alimentare Cgil 30,7%, Cisl 39,9%, Uil 29,4%, altri niente; Chimica Cgil 36,2%, Cisl 22,5%, Uil 27,4%, altri 13,9%; Commercio Cgil 50%, Cisl 11,9%, Uil 38,1%, altri niente; Edilizia Cgil 52,8%, Cisl 35,2%, Uil 7,2%, altri 4,8; Meccanica Cgil 43,2%, Cisl 30,3%, Uil 21,2%, altri 5,3%; Tessile Cgil 51%, Cisl 19,3%, Uil 29,6%, altri niente. E così via. In attesa dei risultati delle altre consultazioni, si preannuncia uno scontro duro, anzi durissimo, con il nuovo governo e INPS «Medici distratti» ROMA. Anche se dovrebbero dare il buon esempio, i medici risultano essere, invece, i più assidui evasori della sanità. Su circa 134.886 medici dell'Enpam controllati, 12.137 sono risultati evasori della tassa sulla salute. Lo sostiene Fabio Trizzino, direttore generale dell'Inps (nella foto Mario Colombo, al vertice dell'Istituto) precisando che il controllo sui medici ha poi portato alla luce che 8789 di essi non si erano nemmeno denunciati al fisco. Nel 1990 sono state rilevate 1.169.595 evasioni, 1.585.882 nel '91, 1.763.979 nel '92, 2.200.000 nel '93. le forze politiche di centro-destra che lo sostengono. Cgil, Cisl e Uil preannunciano una guerra senza quartiere se nel programma dell'esecutivo dovessero confluire alcuni dei punti essenziali contenuti nei piani di Forza Italia, Lega e Alleanza nazionale, a cominciare dal rifiuto della politica di concertazione e al non rispetto dell'accordo dello scorso luglio sulla politica dei redditi. «C'è il rischio - osserva Bruno Trentin, leader della Cgil - che le classi lavoratrici siano divise, il rischio di nuove forme disgregatrici in una realtà pervasa da mille trasformazioni. E dietro l'angolo hanno già fatto sentire la loro voce i sindacati satelliti del nuovo governo». Ecco, dunque, la necessità di opporre «una diga al pericolo di frantumazione e frammentazione del mondo del lavoro». Avvertimenti minacciosi vengono anche da altri schieramenti sindacali. «Gli italiani afferma Carlo Sizia, presidente della Confederazione italiana medici ospedalieri - non vogliono vedere abbattute le protezioni sociali in tema di sanità e previdenza. Guai a chi non comprendesse quanto grande è, nella vittoria del polo moderato, la componente del voto di protesta di milioni di cittadini che hanno visto la loro salute e la sicurezza del sistema previdenziale insidiate dai provvedimenti dei governi Amato e Ciampi». Il rappresentante dei medici insiste: «Errori nei delicati settori della previdenza e della sanità non sarebbero lasciati passare impunemente e regalerebbero certamente la vittoria al polo sedicente «progressista», che attende già ansioso proprio questi autogoals da parte dei moderati. Il confronto con le parti sociali è essenziale: non si può procedere con arroganza». Gian Carlo Fossi

Luoghi citati: Roma, Viale Europa