«Le donne possono servire la messa»

«Le donne possono servire la messa» «Le donne possono servire la messa» CITTA' DEL VATICANO. Cado un tabù antico, o in larga parto già superato dai fatti: anche lo donne potranno servire Mossa: in molti Paesi la pratica era già diffusa, c tacitamente tollerata, anche se ufficialmente le donno potevano avvicinarsi all'altare solo come lettrici, q per distribuire, in casi particolari, la Comunione; ma non per aiutare il sacerdote nella celebrazione. Il problema emerse con forza particolare nel 1987, quando in Vaticano si svolse il Sinodo sul ruolo dei laici nella Chiesa. Alcuni vescovi affrontarono pubblicamente il problema. Poi i vescovi americani chiesero un parere ufficiale della Santa Sede, una «lettura autentica» dell'articolo 230 del codice di Diritto canonico. E' un articolo che ha certamente provocato tristezza in non poche donne cattoliche. «I laici di sesso maschile - recita che abbiano l'età e le doti determinate con decreto dalla Conferenza episcopale, possono essere assunti stabilmente, mediante il rito liturgico stabilito, ai ministeri di lettori e di accoliti». Più avanti, si parla di possibilità temporanee: i laici possono assolvere por incarico temporaneo la funzione di lettore nelle azioni liturgiche; così pure tutti i laici godono della facoltà di esercitare le funzioni di commentatore, cantore o altre ancora a norma del diritto». Ed è stato proprio su questo punto che i vescovi di oltre oceano hanno cercato di aprire uno spiraglio di ufficialità per le loro fedeli. Hanno scritto alla «Congregazione per il culto divino e per i sacramenti». Domanda: il comma dell'art. 230, relativo agli incarichi dei laici nello azioni liturgiche, può essere riferito anche alle donno? Laconica la ri¬ sposta del ministro vaticano: «affermativo». E immediatamente si ò provveduto a stilare un documento - ormai vecchio di circa un mese - redatto dalla Congregazione e approvato dal Pontefice. E inviato ai vescovi interessati (e probabilmente anche a tutti i quattromila circa vescovi del mondo). E' proprio per questo motivo - per essere sicuri che ogni presule fosse informato personalmente, prima di leggere la notizia sui giornali che l'annuncio ufficiale è stato fatto solo ieri. Con alcuni importanti «distinguo». Ha detto il portavoce del Papa, Navarro Valls: «E' il risultato di un'interpretazione di leggi esistenti e non di una significativa innovazione». Inoltre ogni vescovo può agire come meglio credo in questo campo: «E' una possibilità, non un obbligo» ammettere esseri di sesso femminile ad assistere il sacerdote che celebra Messa. «E' una decisione pastorale che viene lasciata alla discrezionalità di ogni singolo vescovo». Già, perché anche se la prassi ò ampiamente diffusa, ci sono anche presuli più «tradizionalisti» che non la vedono di buon occhio. Un'ultima sottolineatura da parte del direttore della sala stampa della Santa Sede: «La decisione in ogni caso non ha nulla a che vedere con il tema dell'ordinazione sacerdotale delle donne, che, come è noto, ò un tema di natura dottrinale e giuridica completamente diverso». La lettera ai vescovi Usa porta la data del 15 marzo scorso e secondo alcune reazioni di cattolici canadesi e statunitensi «rappresenta un'inversione di tendenza piuttosto debole». Marco Tosarti I MILANO

Persone citate: Navarro Valls

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Milano, Usa