Aids, un triste primato di R. Cri.

Aids, un triste primato Aids, un triste primato All'Italia record di bambini malati FIRENZE. Triste primato europeo per l'Italia, dove si registra il più alto numero di casi di Aids pediatrico, con 397 bambini colpiti dal virus dall'inizio dell'epidemia. Il dato è emerso durante una speciale sezione riservata alla diffusione e cura dell'infezione nei bambini, tenutasi nell'ambito del convegno internazionale su «Biotecnologie e Aids», alla quale hanno partecipato tra gli altri il professor Elio Guzzanti dell'ospedale Bambino Gesù di Roma e il professor Maurizio De Martino dell'università di Firenze, che con l'ateneo di Torino gestisce il «registro italiano infetti hiv in pediatria», istituito in Italia nel 1985, in anticipo rispetto agli altri Paesi. L'alto numero di casi di Aids pediatrico in Italia è dovuto all'elevata percentuale di contagio tra i tossicodipendenti, ma anche all'aumento della trasmissione attraverso rapporti eterosessuali. Il professor De Martino ha detto che sui 140 bambini che vengono seguiti dalla terza clinica pediatrica universitaria di Firenze, uno su tre è stato partorito da una madre che aveva contratto l'infezione per via eterosessuale. In molti di questi casi la sieropositività è stata diagno¬ sticata prima nel figlio che nella madre che, «non appartenendo a una delle storiche categorie a rischio, non attribuiva il motivo di certi malesseri al virus hiv». Dal 1985 a oggi sono stati segnalati circa 2700 bambini nati da madre sieropositiva. Ma solo il 17-18 di questi contrae l'infezione e la vita media supera i 10 anni. «I bambini lungosopravviventi - ha aggiunto De Martino sono in grado di condurre una vita normale. Esiste però un problema psicologico che insorge nel momento in cui dobbiamo spiegare loro il tipo di malattia che li ha colpiti». [r. cri.]

Persone citate: De Martino, Elio Guzzanti, Maurizio De Martino

Luoghi citati: Firenze, Italia, Roma, Torino