Il Pentagono si ribella «Inutili colpi di spillo»

Il Pentagono si ribella «Inutili colpi eli spillo» Il Pentagono si ribella «Inutili colpi eli spillo» alla fine, i serbi torneranno al tavolo della trattativa per la semplice ragione che a loro conviene». In altre parole, per Harris, gli attacchi avranno l'effetto di ritardare piuttosto che accelerare il processo di pace. Questa perplessità, del resto, ha il suo quartier generale proprio al Pentagono. Non è più un segreto che il vertice della Difesa americana era contrario agli attacchi. Sia il segretario per la Difesa, William Perry, sia il capo di tutti gli Stati Maggiori, generale John Shalikashvili, avevano pubblicamente escluso la scorsa settimana la possibilità di attacchi. Gli esperti del Pentagono avevano avvertito che, bombardando da quota piuttosto alta per assumersi un rischio ragionevole, sarebbe stato quasi impossibile per gli «FI6» e gli «FI8» condurre un'azione efficace contro un nemico in movimento, senza postazioni fisse e con il cielo coperto da una spessa coltre di nubi. Ma era stato proprio Clinton a premere sulle Nazioni Unite per l'attuazione di attacchi pu¬ Il pilota di un F-16 in partenza da una base italiana per una missione sulla Bosnia: ieri secondo blitz in 24 ore [foto reuterj dal laser, illuminati per i piloti dal cielo, talune bombe «intelligenti» addirittura guidate da terra. In Bosnia, probabilmente, le Sas hanno agito allo stesso modo, con azioni dietro le linee ser be, messaggi in codice, segnalazioni a spillo. Il generale Rose ne ha una stima incrollabile. nitivi, una strategia volta a dare al mondo l'impressione che gli Stati Uniti sono impegnati a fare qualcosa senza assumersi gli enormi rischi derivanti dall'invio di truppe di terra. Quando le forze Onu hanno chiesto protezione, Clinton ha dovuto garantirgliela, smentendo l'intero staff del Pentagono. E così, nonostante l'operazione fosse stata richiesta dall'Onu, è stato Clinton a dover fronteggiare la protesta di Eltsin, che si era sentito scavalcato. Il Presidente degli Stati Uniti, domenica sera, ha dovuto passare un'ora al telefono con il suo collega russo per tranquillizzarlo e ieri il segretario di Stato Warren Christopher ha di nuovo parlato con il ministro degli Esteri russo Andrei Kozyrev. E' vero che gli americani ritengono che la protesta di Eltsin avesse solo il fine interno di tacitare il nazionalista Vladimir Zhirinovsky. Ma intanto, sia pure per scopi tattici, Eltsin si è allontanato un altro po' dall'America. Anche perché, dicono i suoi soldati, le Sas sono imprevedibili come lui. Rose, ricordano, non esitò durante la guerra delle Falkland - comandava proprio le Sas - a offrire l'armistizio lanciando un messaggio dalla stazione radio di Port Stanley; messaggio che un'infermiera riferì al comandante argentino, il Paolo Passarmi

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