I musulmani denunciano «Gas letali su Gorazde»

ULTIMA ORA - Allarme dei bosniaci ULTIMA ORA - Allarme dei bosniaci I musulmani denunciano «Gas letali su Coroide» «Molti morti per le bombe chimiche» Nessuna conferma dalle forze Onu SARAJEVO. La presidenza bosniaca nella notte ha diffuso una notizia secondo la quale le forze serbe avrebbero attaccato con armi chimiche l'enclave musulmana di Gorazde causando la morte di «molte persone». Riferendo la notizia, il portavoce della presidenza non ha potuto fornire alcuna cifra, se non approssimativa, sul numero delle vittime, limitandosi ad affermare che sono necessarie verifiche e che il bilancio fornito da diverse fonti potrebbe variare dai 1000 ai 10.000 morti. Secondo «Radio Sarajevo», l'attacco sarebbe stato compiuto ieri alle 18.45 locali contro due quartieri di Gorazde: Bacci e Mlinarice. Le forze serbo-bosniache, attaccando da tre direttrici, avrebbero inoltre accerchiato il quartiere di Vitkovici, a cinque chilometri circa dal centro della città. Prima di attaccare con le armi chimiche, ha aggiunto il portavoce, l'artiglieria serba ha distrutto il ponte sulla Drina nei pressi del villaggio di Sadba. Le forze di pace dell'Orni (Unprofor) a Sarajevo non sono state in grado di confermare la notizia. L'ultimo rapporto avuto da Gorazde, ha precisato uno dei portavoce della stessa Unprofor, il maggiore Dacre Hollovay, era giunto alle ore 18. L'enclave di Gorazde, nella Bosnia orientale, è il teatro di violenti bombardamenti ed attac¬ chi delle forze serbe dalla fine del mese scorso. E proprio per tentare di liberarla dall'assedio, nel pomeriggio di ieri il segretario generale delle Nazioni Unite, Boutros Boutros-Ghali aveva autorizzato ieri l'Unprofor a «ricorrere ad ogni mezzo disponibile», non esclusi gli attacchi aerei. Lo scopo dell'attacco o della semplice minaccia: ottenere il ritiro delle forze serbe che assediano l'enclave musulmana di Gorazde dalle posizioni occupate prima dello scoppio dei recenti combattimenti. Lo aveva annunciato a Ginevra la portavoce dell'Onu, Thérèse Gastaud. «Il segretario generale - avevariferito la Gastaud - ha chiesto ieri a tutte le parti coinvolte nel conflitto, ed in particolare ai serbo-bosniaci, di ritirarsi dalle posizioni occupate nei recenti combattimenti. Per ottenere quanto richiesto, Boutros-Ghali ha dato istruzione all'Unprofor di ricorrere a tutti i mezzi disponibili e autorizzati dalle pertinenti risoluzioni dell'Onu». La portavoce aveva precisato che le relative risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'Onu prevedono anche il ricorso ad attacchi aerei. D'altra parte, il rappresentante del Segretario generale nell'ex Jugoslavia Akashi è già investito del potere di chiedere alla Nato di sferrare attacchi aerei. [Ansa]

Persone citate: Bacci, Boutros Boutros-ghali, Dacre Hollovay, Gastaud, Ghali

Luoghi citati: Ginevra, Jugoslavia Akashi, Sarajevo