Inter la tranquillità viene dall'Olanda

Nell'anticipo di ieri sera a S. Siro travolto il Lecce e allontanato lo spettro retrocessione Or Nell'anticipo di ieri sera a S. Siro travolto il Lecce e allontanato lo spettro retrocessione Or Inter, la tranquillità viene dall'Olanda Dopo sei ko di fila, i nerazzurri ritornano a vincere Doppietta dijonk, gol diBergkamp, Berti e Baldieri MILANO. La notizia c'è, ma non è tanto la vittoria dell'Inter sul Lecce, quanto il modo sciagurato e inverecondo con il quale Ceramicola la propizia. Siamo al 19' e la palla che il difensore governa al limite dell'area è la più banale e innocua di tutta la partita. Sennonché, a furia di trastullarsi e barcollare, un passo a destra, uno a sinistra, se la lascia sfilare da Jonk, ma meglio sarebbe dire gliela consegna. L'olandesone raccoglie il frutto prodigioso del suo cocciuto pressing (perdonateci l'ardito eufemismo), scarta Gatta e infila a porta vuota. Nella ripresa, quel che resta dell'Inter dilaga. Ancora con Jonk, poi con Bergkamp, su calcio di rigore, per la prima volta a segno sotto la gestione Marini, e infine con Berti, il cocco del loggione. Quattro a uno, e tanta Olanda. Due punti e a capo. Quello che Pellegrini invocava, dopo sei sconfitte consecutive. Il resto, aria fritta. Il popolo capisce, e si adegua. Interisti... uniti, c'è scritto su un drappo. Vincete la Mitropa, campeggia in un altro. Nel dubbio, gli ultras fischiano gli attacchi del Lecce: grottesco. Anche se, soprattutto quando è Gerson a fare gioco, Bergomi, Ferri e Battistini riescono a farsi paura l'un l'altro. La partita, mediocre, rispetta il copione, Inter avanti, Lecce nel bunker; e l'arbitro, se può, non nega una spintarella ai naufraghi di Marini. Marchesi si arrangia con estrema dignità. Melchiori funge da libero. Geramicola (anagramma: c'era l'amico) si dedica a un Bergkamp che, appena ha la palla, tira da qualsiasi posizione, segno di un malessere ormai cronico. A Sosa pensa Biondo, mentre Gazzani controlla un Bianchi crepuscolare, l'ombra dello scattante puledrino che fu. In centrocampo, il più manovriero è Jonk, che Padalino fatica a imbrigliare, mentre Gerson - cui i tifosi dedicano beceri buuuuuuu - impegna allo spasimo Manicone. A sinistra, Orlando e Fontolan cozzano contro Olive e Trincherà. Nei panni di guastatori si calano, a turno, Baldieri e Russo, attesi al varco da Bergomi e Ferri. Gli arrembaggi dell'Inter producono più bolge che brividi. Bergkamp ci prova da lontano (e Gatta provvede), Sosa su punizione, Fontolan e Battistini di testa. Il Lecce si scioglie nella ripresa, quando Berti avvicenda l'uruguagio. Tre minuti di fuoco. E' il solito Jonk, con un pregevole pallonetto, a beccare Gatta fuori dei pali, quindi Fontolan si procura un rigore (fallo di Melchiori) che Bergkamp trasforma e ritrasforma, visto che qualche compare era schizzato in area prima del tempo. Non ci crederete, ma qua e là zampillano spruzzi di gioco. Zenga vola su una staffilata di Gerson, il migliore del Lecce, Gatta fa altrettanto su un'in- La vicenda di Gianni Bugno, separatosi dalla moglie per amore di una nuova Dama Bianca, ha per il ciclismo almeno due riflessi positivi: 1 ) non se ne è parlato troppo, indice quantomeno di civiltà e maturità; 2) il lessico di questo sport si arricchisce, nel senso che finalmente un rapporto può esser pure una relazione. INTER LECCE ZENGA 6 GATTA 6 8ERGOMI 6 BIONDO 5.5 ORLANDO AN. 6 TRINCHERA 5.5 JONK 7 OLIVE 6 FERRI 6 CERAMICOLA 4 (64'DISAURO) 6 MELCHIORI 5.5 BATTISTINIS. 6 GAZZANI 6 BIANCHIAL 5.5 (70' GUMPRECHT) s.v. MANICONE 5.5 GERSON 6.5 FONTOLAN 6 (81'BAROLLO) s.v. BERGKAMP 6.5 RUSSO 5.5 SOSA 5.5 PADALINO 5 (46'BERTIN.) 6.5 BALDIERI 6 AILMARINI 6 All.: MARCHESI 6 Arbltro: BOGGI6 1 Reti: 19' Jonk, 47' Jonk, 50' Bergkamp (rig.), 80' Berti N., 86' Baldieri. Ammoniti: 73' Biondo. Spettatori: paganti 8.152, incasso 253.607.000, abbonati 34.403, quota abbonati 1.034.181.946. cornata di Fontolan, servito al bacio da un Bergkamp in progresso. L'Inter va via in contropiede, Fontolan e Bergkamp sono le punte più avanzate, Berti e Jonk i più alacri suggeritori. Marini richiama Ferri e lancia Di Sauro, difensore, classe 1975, al debutto assoluto in campionato. Poco dopo, ecco il misterioso Gumprecht al posto di Gazzani, soldatino diligente e laborioso. In tribuna, Pellegrini e l'Ottavio respirano. Il successo dischiude orizzonti di serenità, almeno sino a martedì, giorno della rivincita Uefa con il Cagliari. Nel frattempo, Bergkamp stuzzica le tenaglie di Gatta e un affondamento di Russo, a un passo da Zenga, se¬ mina non trascurabili sospetti di penalty. Il momento è solenne, e i fedelissimi non lesinano applausi. Al Lecce mancano Ayew, Notaristefano, Altobelli e Verga. Marini, lui è orfano di Schillaci e, ammesso che sia davvero una jattura, di A. Paganin, Dell'Anno e Tramezzani. La sfida si riduce a un monologo. Bergkamp, più spigliato e autoritario, serve Berti che, in tuffo, schiaccia in rete di testa, per la gioia degli irriducibili. Barollo sostituisce Gerson, Baldieri incorna di destrezza e sorprende Zenga, salvando l'onore. Dennis il freddo assesta un calcetto proditorio, e Boggi lo perdona. Troppo buono. I Roberto Becca nti ni I L'olandese Jonk (qui MERCATO BIANCONERO i con Bianchi) è stato protagonista della larga vittoria interista segnando due gol OGGI (ore 16) Cagliari-Reggiana (Nicchi) Parma-Roma (Baldas) Torino-Milan (Cesari) CLASSIFICA Milan punti 47, Juventus 41 SamprJoria 40 Parma e Lazio 38 Torino 32 Inter e Napoli 30 Foggia 29 Cremonese, Roma e Genoa 28 Piacenza e Cagliari 27 Reggiana ; 26 Udinese 24 Atalanta 19 Lecce 11 Inter e Lecce una partita in più. IERI Inter-Lecce 4-1