Si è ucciso Kurt Cobain, era SI leader dei Nirvana

Si è ucciso Kurt Cobain, era SI leader dei Nirvana Si è ucciso Kurt Cobain, era SI leader dei Nirvana Con un colpo di fucile alla testa nella sua casa di Seattle: aveva 28 anni Jimi Hendrix e Jim Morrison, idoli di Cobain. Anche se la causa finale della morte di Cobain è stata una pallottola, nou c'è dubbio che a tirare il grilletto è stata la droga. Cobain aveva già confessato in passato una brutta dipendenza dall'eroina, come del resto la moglie, Courtney Love, ex-cantante del gruppo «Hole». La droga lo teneva ancora in pugno e un mese fa, proprio a Roma, Cobain si era miracolosamente ripreso da un coma provocato da una mistura di droga e alcol. Era tornato a Seattle per recuperare, ma soffriva di tremendi dolori allo stomaco ed era psicologicamente molto provato. A causa del suo stato di salute precario, i «Nirvana» avevano dovuto cancellare parecchi concerti negli ultimi mesi e avevano già rinunciato a partecipare al tour di Lollapalooza la prossima estate. L'unità del gruppo ne aveva fortemente sofferto e da qualche settimana correvano voci di un'imminente divisione. Assieme ai «Pearl Jam», anche loro di Seattle, i «Nirvana» sono i massimi rappresentanti di quello che viene chiamato «grunge rock», rock sgangherato, cadente. Musiche particolarmente stridenti e martellanti ad accompagnamento di testi disperati, cupi, rabbiosi. Le canzoni di Cobain e del «grunge» raccontano del mondo della droga, di adolescenze ai margini, della vita nelle famiglia di¬ vise dal divorzio. Questa era poi anche la storia personale di Cobain. Come gli altri protagonisti del «grunge», anche Cobain disprezzava il successo, lo considerava una cosa sporca. Il successo del primo album dei «Nirvana», uscito nel '91 e venduto a milioni di copie, lo colse di sorpresa e lo infastidì. Il successo costringe a compromessi anche se non l'hai cercato: questa era la sua filosofia. Ma Cobain non poteva farci niente se la sua canzone «Smells like teeen spirit», era velocemente diventata la bandiera degli adolescenti di cui parla, nonostante la preoccupazione di molti genitori d'America: se il «rap» è violenza, il «grunge» è visto come la glorificazione della maledizione. Ma il fenomeno, che sembra riportare indietro nel tempo, oltre che Hendrix e ai «Doors», alla «beat generation» di Jack Kerouac e William Burroughs, è diventato tanto im¬ portante che sulle riviste musicali per giovani non si parla d'altro e, sui «Nirvana», è stato addirittura scritto un libro. Si chiama «Come as you are: The story of Nirvana», (Vieni come sei - La storia dei Nirvana). Ne è autore Michael Azerrad, che, intervistato ieri dopo la notizia del suicidio di Cobain, ha dichiarato: «Il divorzio, la violenza, le droghe, le opportunità sempre più ristrette per una generazione intera, tutto questo è così cruciale per la loro musica e il loro successo». «Il gruppo ha continuato Azerrad - ha tradotto questo dolore e questa rabbia, anche questa confusione, in onde sonore così dirette che hanno colpito al cuore una vasta comunità di ragazzini». Cobain lascia una figlia, Frances. Ha due anni e anche lei avrà buone ragioni per ricordare un'infanzia triste. Paolo Passarmi

Luoghi citati: America, Roma, Seattle