Poggiolini incastra Vecchiet di Fulvio Milone

A Napoli in carcere il sanitario e due colleghi: avrebbero favorito l'a2ienda che produceva la sostanza A Napoli in carcere il sanitario e due colleghi: avrebbero favorito l'a2ienda che produceva la sostanza Poggìolini incastra Vecchie! «Tangenti al medico del Mundial azzurro» NAPOLI. E ora, nella tagliola di Poggioli™, è finito anche un «monumento» dello sport. E' Leonardo Vecchict, 61 anni, il mago della medicina che ha fatto vincere all'Italia il mondiale di calcio dell'82 imbottendo i giocatori di carnitina, un potente integratore anti-stress. Contro di lui c'ò un ordine di custodia cautelare per corruzione firmato dal gip Triassi. Nel mirino, oltre Vecchie! (si è costituito ieri sera), è finito un altro luminare della scienze: Guido Pozza, 66 anni, diabetologo di fama che fra i suoi pazienti ha annoverato Craxi c Gava. E' stato arrestato a Milano. Il terzo è Renato Giuseppe Rondanelli, 63 anni, ex direttore del dipartimento di farmacologia del policlinico di Pavia. E' agli arresti domiciliari. Le accuse sono pesanti. Avrebbero intascato 150 milioni per favorire l'inserimento di medicinali nel prontuario all'epoca in cui erano componenti della Cuf. Il «pentito» della sanità ha parlato anche di viaggi e soggiorni gratis in alberghi a cinque stelle. Vecchiet. Ad accusarlo non è solo Poggiolini, ma anche Claudio Cavazza, presidente delia SigmaTau. Il farmaco incriminato è la carnitina, un potente anti-stress. Poggiolini ha rivelato che fra il '91 e il '93, epoca in cui Vecchiet era componente della Cuf, fu discussa una pratica relativa all'estensione terapeutica del prodotto della Sigma-Tau alla «prevenzione dell'infarto del miocardio». «L'indicazione profilattica era assurda», ha spiegato Poggiolini: «Fondamentale fu l'atteggiamento di Vecchiet che sostenne la fondatezza della richiesta dell'industria». Perché tanto interessamento? Ecco la risposta del professore pentito: «Cavazza mi ha riferito che Vecchiet era in pratica alle sue dipendenze, in quanto I carnetina, o carnitina (l'equivoco della grafia dura tuttora nel mondo dello sport), si cominciò a parlare nel calcio italiano poco dopo il trionfo al Mundial di Madrid 1982: il prodotto, assunto in grosse dosi dagli azzurri di Bearzot, il commissario tecnico che non si stancava mai di citare i meriti del professor Vecchiet in quella che era stata una grandissima avventura a lietissimo fine, venne «scoperto» dai giornalisti, rivelato al pubblico e, come accade di fisso in queste situazioni di culto dello scandalismo in piena demagogica ignoranza, subito assimilato al doping. Gli effetti apparivano davvero miracolosi. La Nazionale italiana era passata attraverso due tremendi momenti, uno psicolo- riceveva da lui contribuzioni in danaro». E Cavazza ha confermato: «Ho pagato 50 milioni... Della Cuf dipendevano le sorti delle aziende farmaceutiche». Pozza. Nato 66 anni fa a Milano, ha compiuto nell'85 il primo trapianto congiunto di rene e pancreas in Italia. Nominato nell'88 componente del Consiglio superiore della sanità, ha fatto anche lui parte della Commissione unica del farmaco. Sarebbe stato proprio quest'ultimo incarico a metterlo nei guai. Il giudice lo accusa di avere intascato «in L'ALTER EGO DI BEARZOT più riprese la somma complessiva di 70 milioni». A versare le tangenti, nel '91 e nel '92, sarebbe stato ancora una volta Claudio Cavazza, che durante un interrogatorio ha ammesso: «Pagai al nero, di tasca mia, in due distinte occasioni - ha spiegato -. Con i compensi miravo ad avere alleati nella Cuf, per bilanciare il potere gico e l'altro fisico, non solo senza danni, ma assumendo nuove energie ad ogni nuova difficoltà. C'era stata la grande battaglia con la stampa, delusa e irritata dai primi risultati, davvero miseri (tre pareggi contro tre avversari facili facili) e «condannata» dai giocatori al loro silenzio, c'era stata la grande paura del crollo atletico nel passaggio dai freddi di Vigo, sull'Atlantico, sede delle partite della prima fase, ai calori di Barcellona, sul di Poggiolini e per adeguarmi ai miei colleghi che avevano loro alleati in Commissione». Rondanelli. Nato 63 anni fa a Volpedo (Alessandria), tre lauree in medicina, farmacia e biologia, Renato Giuseppe Rondanelli è accusato di aver incassato 50 milioni dalla Sigma-Tau di Cavazza. L'industriale ha ammesso di avere versato la somma fra il '91 e il '93, e di aver messo a disposizione del componente della Cuf auto di lusso e soggiorni in albergo. Fulvio Milone A destra il professor Vecchiet con Bearzot nella panchina azzurra all'epoca dei trionfi al Mondiale di Spagna. Sotto un'altra immagine del medico