Quella strana voglia di teste da tagliare

Quella strana voglia di teste da tagliare Quella strana voglia di teste da tagliare Colletti: Berlusconi è un doroteo resta tutto come prima Lucio Colletti altri nomi sono nelle liste di banche, alti burocrati, esercito. L'invito? Sussurrato: «Signori, il tempo è scaduto: preparate valigie e pigiami e togliete il disturbo». Comincia così la Seconda Repubblica? Con lame affilate e lunghi elenchi di giornalisti, burocrati di Stato e uomini di spettacolo in attesa di essere emarginati o messi a tacere? Ieri pomeriggio il direttore dell'itala, Marcello Veneziani, ha messo il piede sul freno e dettato una nota alle agenzie: «Non abbiamo suggerito alcuna lista di proscrizione né incoraggiato decapitazioni di massa: non è il nostro stile». Perché allora quegli elenchi? «Ci siamo limitati a fare, anche per l'Italia, quel che avviene negli Stati Uniti. Là, ad ogni cambio di presidente, si pubblica il Plum Book, il "Libro delle prugne", con i nomi dei 130 alti funzionari, 5000 dirigenti e 20 mila burocrati che se ne vanno insieme all'inquilino della Casa Bianca, per garantire il ricambio. Nessuna tavola di proscrizione, quindi, ma una domanda molto semplice: quante vecchie poltrone, in gran parte lottizzate, finiranno nella tomba del vecchio regime?». Eppure la voglia di resa dei conti c'è. E a prenderla sul serio, molto sul serio, è il sindacato dei giornalisti. Che ieri, con un comunicato, ha dato l'allarme: «A pochi giorni dal voto cresce il desiderio di consumare vendette ed epurazioni nelle aziende editoriali». Ci sono stati dei segnali? «Al quotidiano L'Unione sarda l'editore ha decapitato da un'ora all'altra l'intero vertice del giornale - dice il presidente della Fnsi Vittorio Roidi -. E alla Rai ò sempre più violento l'attacco agli organi del sindacato democraticamente elet¬ ti. Si respira una brutta aria». Arriva la Destra e si prepara il terremoto. Berlusconi tagliatore di teste? «Ma non diciamo fesserie - taglia corto il filosofo Lucio Colletti -. Le epurazioni non le ha fatte nemmeno Togliatti alla fine della guerra, vuole che le faccia quel doroteo di Berlusconi?». Doroteo? «Ma sì, e lo dico in termini amichevoli: è mica Rambo, Ivan il Terribile, Berlusconi! E' un uomo moderato, uno che sa mediare. Anche se, parliamoci chiaro, con il suo arrivo, non tutto potrà restare come prima». Che cosa vuol dire? «Che fatte salve tutte le garanzie liberali per cui nessuno debba perdere il posto o essere perseguitato, nulla vieta che la Rai, Tiri e le banche possano essere guardati con occhio diverso dal passato». Senza ghigliottina? «Macché ghigliottina. Vedrà, tutto si risolverà all'italiana, come diceva Flaiano: siamo un popolo di eroi e navigatori, ma anche di zii, fratelli, nipoti, parenti, cugini. E amici. Tanti amici». Mauro Anselmo Un vantaggio netto, p

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