Manfredi e Sordi insulti da terza età

Manfredi e Sordi, insulti da terza età Manfredi e Sordi, insulti da terza età □ LAV □ O NI In celia il mago del Mundial azzurro Tangenti a Vecchietper la miracolosa carnitina SROMA ORDÌ? Gran talento ma nessuna preparazione». Manfredi attacca e Sordi replica: «Vede, sono anziano e Nino è mio coetaneo. Io soffro di certi doloretti, come accade a una certa età. Perché alla nostra età o ti prende alle gambe o alla testa. A lui evidentemente gli ha preso alla testa...». Ragazzi irresistibili. Proprio come nel film dove Walter Matthau e George Burns interpretano due attori amici-nemici sempre pronti a litigare, i due «grandi» del cinema italiano si scambiano battute al veleno. E lo fanno su un giornale di quartiere, Parioli pocket, convinti forse di dirsene quattro senza troppa eco. Invece le voci sono passate di 4CH09 977112217B003 bocca in bocca e ne è nato un caso. «Sordi non ha mai fatto altro che se stesso in vita sua ed è per questo che oggi è finito», incalza Manfredi sul foglio di quartiere. Parole dure come pietre. Ma non è l'età, come pensa Sordi, a riscaldare gli animi. La querelle fra i due attori ha radici lontane. Tutto nascerebbe dal fatto che Manfredi è attore d'Accademia, Sordi autodidatta, un talento naturale che conta più sull'improvvisazione che sul copione. L'inizio degli screzi fra i due attori risale al '68, quando girarono insieme il film «Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?» diretto da Ettore Scola. Allora il litigio fu diretto. «Gli dissi - ricorda Manfredi - "senti Albe', ma perché non te prepari?". Non mi capiva, e da allora non ha più voluto lavorare con me, se non in film dove manco ci incontravamo. E pensare che prima, noi, abbiamo vissuto tanto insieme». Un'antica ruggine che il passare degli anni non ha cancellato se è vero, come racconta Manfredi, che Sordi da allora si è sempre rifiutato di lavorare con lui. «Qualche anno fa ci avevano proposto di girare un "Giulietta e Romeo" ambientato al giorno d'oggi nella periferia di Roma». Uno Shakespeare di borgata Anni 90 dove i due attori avrebbero dovuto interpretare l'uno un Montecchi, l'altro un Capuleti. Ma il progetto rimase nel cassetto, perché Sordi non si rese disponibile. Sostiene Manfredi: «Sai che ha risposto? "Se c'è Manfredi, non lo faccio"». Insomma colleghi, rivali, amici, nemici. Ragazzi irresistibili. Nei film con Walter Matthau i due attori, spentesi le luci del set, per essere ben sicuri di stare lontani almeno in vecchiaia si rifugiarono in un pensionato per attori. Peccato fosse lo stesso. Chissà se la sorte del contrappasso toccherà anche a Manfredi e a Sordi, magari come vicini di casa... Per il loro talento l'età della pensione è ancora lontana. □ □LO STORICO AV£V£85 ANNI NAPOLI. Guai giudiziari per Leonardo Vecchiet, medico della Nazionale di calcio, campione del Mondo in Spagna: ieri sera è stato arrestato come ex componente della Commissione unica del farmaco nell'ambito dell'inchiesta sulle tangenti nella Sanità. Stesso provvedimento nei confronti di Guido Pozza, dell'Università di Milano, e di Renato Giuseppe Rondanelh, docente di Farmacologia a Pavia. Nei provvedimenti, si contesta il reato di corruzione. Vecchiet è accusato di aver ricevuto 50 milioni da Claudio Cavazza, presidente della Sigma-Tau, per favorire le pratiche relative alla «carnitina». Pozza e Rondanelli avrebbero ricevuto rispettivamente 70 e 30 milioni. ■ Gli sviluppi dell'inchiesta sono legati alle rivelazioni dell'ex direttore del Servizio farmaceutico, Duilio Poggiolini, e dello stesso Cavazza. Ormezzano A PAGINA 6 t Ni

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