IN CERCA DI TESC TRA CINA E PERÙ

IN CERCA DI TESC TRA CINA E PERÙ IN CERCA DI TESC TRA CINA E PERÙ Chi è stato già nel Sahara, si dice, vi ritorna; e chi non v'è stato vorrà andarvi, specie dopo aver letto i versi di un poeta arabo che giova qui riportare: «Se ti fossi mai svegliato in mezzo al Sahara, / se avessi sfiorato con i piedi questo tappeto di sabbia / disseminato di fiori simili a perle, / avresti ammirato le nostre piante, / la strana varietà dei loro colori, / la loro grazia e il delicato profumo; / avresti respirato la brezza balsamica che raddoppia la vita, perché non passa sulle città impure». Un'altra parte del mondo su cui le conoscenze si dilatano rapidamente, anche per le splendide riproduzioni fotografiche ora offerte, è l'Estremo Oriente, e in esso la Cina in particolare. Un'immagine affascinante e inusuale, costituita da un carillon di campane recentemente scoperto che risale a duemilacinquecento anni fa, apre quasi emblematicamnte il libro di Mary Tregear e Shalagh Vainker Tesori d'arte in Cina (De Agostini, 280 pp., 243 ili. a colori, L. 200.000), dimostrandone la novità e la ricchezza. Al monumento più celebre di tutta la Cina è dedicato il volume di Arthur Waldron La Gran¬ lGGIARE per conoscersi meglio, oltre i limiti dello spazio e del tempo: può farci anzitutto da guida l'opera di vari autori I viaggi dell'uomo (a cura di E. Turri, De Agostini, 384 pp., 500 ili., in colori e b. n., L. 180.000), che approfondisce con ricchezza di documentazione non solo la storia dei grandi viaggi ma anche la loro origine, la loro natura, la loro qualità. Il discorso si svolge, perciò, dalle grotte alle metropoli, dai «primitivi» e dai nomadi del deserto ai conquistatori dello spazio. Volgendoci poi alle diverse parti del mondo, cominciamo con il Sahara, terra di viaggi per eccellenza. A quell'immensa distesa desertica sono dedicati due libri, l'uno di Lorenzo Marimonti e Mariagrazia Marchelli [Viaggio in Sahara, De Agostini, 240 pp., 250 ili. a colori, L. 75.000) e l'altro di Cino Boccazzi (La Lunga pista, Capobianco, 189 pp., ili. a colori e in b. n., L. 25.000). Il primo libro è un'introduzione sistematica; il secolo è la cronaca di un'avventura personale, con esperienze originali e affascinanti. l de Muraglia (Einaudi, 295 pp., L. 42.000), che nel sottotitolo Dalla storia al mito evidenzia la lunga e straordinaria vicenda da cui appunto il mito ha tratto origine: una fortificazione possente ha separato la civiltà cinese dal mondo barbarico, che a più riprese minacciava la sua esistenza. E' questa, insomma, una vera e propria storia in controluce della Cina attraverso i millenni. Ma v'è un luogo, e quale, che appunto della Cina storica possa dirsi emblematico? La risposta è agevole e positiva: si tratta della Città Proibita di Pechino, a cui s'intitola il libro omonimo di Piero Corradini (Giunti, 199 pp., tav. a colori, L. 95.000). Nella residenza imperiale, tesori d'arte furono accumulati attraverso i secoli; e appunto quei tesori, massima sintesi dell'arte cinese, vengono ora presentati al pubblico nel quadro della storia di cui sono l'emblematico riflesso. Da parte opposta del mondo, pubblicazioni di grande fascino concernono le civDtà precolombiane. S'intitola Le Americhe l'ultimo libro di Folco Quilici (Mondadori, 461 pp., ili. a colori, L. 42.000), l'ormai celebre documentarista che si è spinto con la <lrl ducili

Luoghi citati: Cina, Città Proibita, Estremo Oriente, Pechino, Perù